birra
24 Gennaio 2022
Quindi, se il 2020 ė stato l'anno dello sdoganamento della grappa nel bere miscelato mondiale grazie all’ingresso tra i New Era Drinks di Ve.N.To, il 2021 è stato quello della conferma che la rivalutazione del prodotto e il suo uso nella mixology siano destinati a crescere. "Ma la strada è ancora tutta in salita. E il 2022 sarà un anno determinante", spiega Samuele Ambrosi.[caption id="attachment_198912" align="aligncenter" width="696"]
Luigi Barberis[/caption]
Occhio, però. Non è facile. Perché la grappa si possa diffondere come l’amaro a livello internazionale e locale occorrerebbe una maggiore coesione tra i player del mercato. "Il principale problema italiano, diffuso in tutti i settori, è l'incapacità di fare sistema. Le aziende hanno difficoltà a superare gli antagonismi e a ragionare a livello di brand generico. Si spingono le singole etichette, in un mondo globalizzato come quello attuale però non è una strategia efficace", osserva Luigi Barberis, titolare del Caffè degli Artisti di Alessandria e del Caffè dei Mercanti di Acqui Terme. A questo limite si aggiunge la tendenza tutta nostrana "di apprezzare maggiormente i prodotti stranieri rispetto a quelli italiani. Basti pensare al mito del Pisco Sour presente nella codifica IBA dal 2011. Nazionalismi a parte, la grappa non ha nulla da invidiare al Pisco, anzi. È un prodotto molto più variegato e raffinato", puntualizza Samuele Ambrosi.
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Samuele Ambrosi[/caption]
CONSIGLI PER L’USO
Premessa: la grappa viene prodotta con le vinacce, che sono uno scarto della produzione del vino. “Certamente, negli anni la produzione vinicola italiana è notevolmente migliorata e, di conseguenza, è cresciuta anche la qualità della grappa. Ma non tutte sono di alto livello: fate attenzione, perché un prodotto scadente compromette in modo irrimediabile il risultato del drink”, spiega Samuele Ambrosi. Inoltre, la grappa è un distillato molto complesso, che in miscelazione non permette errori. Per valorizzarla al meglio nei cocktail occorre innanzitutto conoscere, gustare e analizzare con attenzione punti di forza e criticità di ogni singolo prodotto. “Prima di comprare un prodotto, analizzatelo. Partite dal suo sapore e profumo, senza perdere di vista gli obiettivi in termini di cocktail. Non fermatevi alla notorietà di un marchio, visitate le distillerie e non acquistate senza aver prima assaggiato diversi prodotti”, conclude.
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