pubblici esercizi

06 Luglio 2019

L'Editoriale di Mixer 317: Storie di integrazione

di David Migliori


L'Editoriale di Mixer 317: Storie di integrazione

Aly Mbow ha 19 anni, è in Italia da 4, lavora come cameriere in un ristorante di Alghero. Di giorno studia e ha la media dell’8, di sera lavora, dorme anche solo 3 ore per notte. Luis Hidalgo arriva dal Venezuela, dopo i primi successi come manager nella Repubblica Dominicana, ha aperto un cocktail restaurant a Vigevano e oggi è un barman affermato. Luca Hu, è nato a Shanghai ma dopo 35 anni a Milano si sente più italiano che cinese; è anche lui barman e gestisce 3 locali in città. Cecil invece arriva dal Ghana ed è sbarcato da un “barcone” a Lampedusa dopo un lungo viaggio. Ha fatto un tirocinio in una panetteria di Alba ed è riuscito ad ottenere un contratto fino al 2023.

[caption id="attachment_159213" align="alignright" width="150"] David Migliori[/caption]

Sono alcune delle storie di integrazione a cui abbiamo dedicato i primi articoli di questo numero. Nessuna intenzione di fare politica o di esprimere una posizione netta su un tema controverso come quello dell’immigrazione. Mixer si rivolge a tutti gli esercenti, ed è normale che tra i nostri lettori siano rappresentate tutte le posizioni politiche, da chi guiderebbe personalmente le navi militari per abbattere e affondare ogni zattera di clandestini diretta verso la nostra penisola, a chi sarebbe disposto ad ospitare a casa propria gli immigrati in fuga da povertà e guerra o alla ricerca di una vita migliore rispetto a quella che il destino ha riservato loro.

Ma, comunque la si pensi, i dati parlano di una presenza sempre più importante di lavoratori stranieri nel nostro settore. Secondo i dati di Fipe-Confcommercio, i dipendenti stranieri regolari a contratto nel settore dei pubblici esercizi sono già oltre un quarto del totale. Nel mondo della ristorazione si arriva a quasi il 30%. In numeri assoluti si tratta di 200mila persone, soprattutto cuochi e camerieri, ma anche baristi, pasticceri e gelatai. Sarebbe stupido non fare il possibile per conoscere meglio queste persone, chi sono, da dove arrivano, cosa pensano, cosa si aspettano da noi e soprattutto cosa possono offrirci. Le differenze possono essere – e spesso sono – un limite e un problema. E c’è chi ce lo ricorda a sufficienza ogni giorno. Personalmente, senza voler chiudere gli occhi di fronte ai pericoli e ai rischi per la nostra cultura, mi interessa di più capire cosa questa “invasione” possa portare di positivo nel nostro settore.

Nicole Cavazzuti ha indagato il mondo dei bar e ci racconta sei storie emblematiche di extracomunitari che arrivano da ogni parte del globo. Sono sudamericani, cinesi, africani e i loro percorsi sono sempre interessanti. Raccontano di persone in cerca di una vita migliore, di realizzazione personale e di rispetto per le nostre tradizioni. Sul tema dell’intolleranza gli interessati confermano che non manca chi fa battute su colore della pelle e religione (e questo è normale e salutare per noi italiani che anche sui luoghi comuni tra polentoni e terroni abbiamo sempre giocato), ma gli episodi di insulti o di trattamenti discriminatori sono pochi, “più manifestazioni di ignoranza che di vero razzismo”.

Le storie che ci racconta Anna Muzio arrivano dalla ristorazione. In questo campo non mancano progetti di integrazione che ruotano intorno al mondo della cucina e del cibo. Interessante scoprire come, in alcuni casi, gli immigrati abbiano imparato le basi del mestiere (dalla preparazione del pane e della pizza al corretto abbigliamento) nei loro luoghi di origine e abbiano poi utilizzato l’Italia come il Paese in cui perfezionarsi e specializzarsi. In attesa, perché no, di ritornare poi a casa con un bagaglio di esperienze e conoscenze tale da poter aprire delle attività in proprio.

Abbiamo dato spazio ad un paio di storie interessanti. Una è la vicenda di cui si è occupata anche la cronaca, quella della titolare rumena di un bar di Ostia che ha avuto il coraggio di affrontare e di denunciare le violenze del clan dei Casamonica. Le sue parole, “non ho fatto nulla di straordinario, denunciare le prepotenze dovrebbe essere la normalità, serve una mentalità diversa”, devono far riflettere sul fatto che tutti possiamo fare di più. La seconda è una bella storia di integrazione, che ci racconta Maddalena Baldini. Momo, il locale di proprietà di Marzia e del marito El Hadji, cerca di coniugare le tradizioni e le bontà del Senegal con quelle milanesi. Per questa coppia che ha deciso di intrecciare le proprie vite affettive la sfida è stata quella di intrecciare anche le tradizioni di appartenenza. Il simbolo migliore di questo connubio è l’invitante cocktail a base di Baobab. Lo potete ahimè solo vedere, ma non assaggiare.

TAG: IMMIGRATI,HOSPITALITY,FUORI CASA,EDITORIALE,MIGRANTI,PUBBLICO ESERCIZIO,INTEGRAZIONE,L'EDITORIALE,MIXER 317,IMMIGRAZIONE

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

14/07/2025

È il Bar Manager Luca Salvioli del Musa Lago di Como con Sesuum a vincere la sesta edizione della Como Lake Cocktail Week, nei saloni illuminati di rosso Campari di Villa Carminati...

11/07/2025

Nordés, brand galiziano di gin premium, è da oggi il primo gin premium sul mercato italiano a lanciare la sua versione Zero alcol. Ispirandosi alle botaniche della tradizione galiziana e al tocco...

11/07/2025

Da un lato la freschezza del cedro, dall’altro le note speziate e vivaci del peperoncino: un’unione che dà vita a un nuovo drink ispirato al territorio calabrese. Dopo aver celebrato...

11/07/2025

Chiude i battenti dopo anno e mezzo dalla sua apertura il format digital detox all'interno del ristorante veronese Al Condominio di via Marconi. Adesso per...

 





Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

Niente zucchero. Espresso solo doppio a partire da 3,50 euro, su su fino a 25 per i caffè da competizione. Oltre 25 tipologie tra cui scegliere, in sei estrazioni diverse: espresso, Cold Brew, Pour...

A cura di Anna Muzio


Negli ultimi decenni la birra in Italia è cambiata. Da bevanda poco valorizzata e spesso un po’ marginalizzata, a categoria che ha saputo rivitalizzare il mercato, modificare il suo percepito, ma...

A cura di Matteo Cioffi


Un sondaggio realizzato da Sanbittèr ha individuato le dieci attività preferite in estate: si va dalla serata con gli amici a una corsetta al parco o una visita a una mostra, passando per una gita...


La Master Distiller Lesley Gracie ha firmato un nuovo gin: si tratta di Hendrick’s Oasium, edizione limitata ispirata a un’esperienza fuori dal comune: un viaggio nel deserto,...


Koskenkorva, brand finlandese distribuito in Italia da Compagnia dei Caraibi, guarda alle domande provenienti dal mondo della mixology e amplia la sua gamma con un nuovo formato pensato appositamente...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top