attrezzature
07 Giugno 2016Da Carpi agli Stati Uniti. Angelo Po, azienda che produce cucine per la grande ristorazione, è stata interamente venduta al colosso americano Marmon Food, Beverage & Water Technologies Company, uno dei tanti gioielli della galassia del magnate Warren Buffett. Le due società hanno infatti hanno siglato un accordo per l'acquisizione del 100% del capitale della azienda italiana da parte di Marmon Italia.
Posseduta da Rossella e Alessandro Po e Livio Gialdini, Angelo Po da 94 anni produce soluzioni di design per la ristorazione, dalle linee di cottura orizzontali e verticali ai sistemi per la conservazione degli alimenti. Per il Made in Italy significa un altro pezzo che va all'estero anche se dal gruppo precisano che "l'acquisizione è tesa all`ulteriore rafforzamento sul mercato del marchio Angelo Po e la produzione sarà mantenuta presso i siti di Carpi e di Ascoli Piceno".
La Marmon, che fa capo alla holding Berkshire Hathaway del magnate americano Warren Buffett, progetta e produce attrezzature per la preparazione di cibi caldi e freddi per i principali fast food e altri ambiti commerciali e istituzionali del mercato mondiale. Inoltre, nel settore bevande, è fornitore di attrezzature per la distribuzione e la refrigerazione di bevande.
Rossella Po, nipote del fondatore Angelo, continuerà a ricoprire il ruolo di presidente esecutivo del gruppo che oggi conta circa 450 dipendenti, 3 unità produttive in Italia e 4 filiali estere, ed ha chiuso il 2015 con un fatturato consolidato pari a circa 83 milioni di euro.
«Non nascondo - ha dichiarato Rossella Po al Resto del Carlino - che, soprattutto dal punto di vista emotivo, questo sia un passaggio molto forte per me e per la mia famiglia. Ci tengo però a precisare che non è stata una decisione presa a causa della crisi economica. Certo, la congiuntura si è fatta sentire anche nel nostro campo, ma la nostra azienda ha reagito bene, sicuramente meglio di altre realtà. Abbiamo semplicemente colto un’opportunità per crescere e per fare un salto di qualità. Eravamo e restiamo molto forti in Europa, adesso, con Marmon, si aprono i mercati cinese e statunitense. In America eravamo comunque già presenti con una filiale a Philadelfia. Avevamo già avuto modo di farci conoscere, per questo da tempo Marmon ci stava ‘corteggiando’. E infatti era da un po’ che stavamo meditando su questa soluzione. Alla fine ci siamo arrivati».
Marmon è famosa negli Stati Uniti per costruire le cucine per i ristoranti McDonald e Burgher King. Anche questo aspetto potrebbe rappresentare un’opportunità: «Per noi è una possibilità, può essere che un giorno le nostre cucine finiscano nei ristoranti europei di queste due grandi catene del fast food. In ogni caso, sono felice di affrontare insieme a Marmon le prossime sfida che ci attendono sul mercato globale».
L'operazione è stata realizzata grazie all'assistenza di un ampio numero di partner legali e finanziari, principalmente: Linklaters, Bno and Partners, New Deal Advisors, da parte di Marmon; Eversheds e Pradella da parte di Angelo Po.
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