fiere
07 Luglio 2015
Era la faccia nascosta del Bulli, l'alter ego di Ferran Adrià, il ristorante e lo chef che per quindici anni, da Cala Montjoi in Catalogna, hanno dettato legge nella cucina mondiale. Lui Juli Soler Lobo, morto domenica, 5 luglio, a 66 anni, per una grave malattia neurovegetativa, di quel paradiso del gusto era stato il regista e in qualche modo l'inventore.
Catalano doc, alto e slanciato, nato a Terrasa a due passi da Barcellona nel 1949 Soler aveva iniziato come sommelier in alcuni dei più importanti ristoranti della capitale catalana, negli Anni Settanta. Ma grande appassionato di musica rock e jazz era stato dj, aveva anche creato Transformer, il primo negozio di dischi d'avanguardia nella Barcellona dei primi anni del dopo Franco e organizzato concerti tra cui quello dei Rolling Stones.
Nel 1981 era approdato come direttore di sala a El Bulli all'epoca di proprietà di Marketta Schilling una miliardaria danese. Ed era stato lui nel 1983 ad ingaggiare il ventunenne Adrià che, in pochi mesi era diventato lo chef del locale. Da quel momento le loro carriere e le loro vite sono andate avanti fianco a fianco. Nel 1990 hanno insieme rilevato il ristorante rilanciandolo e dando il via quella rivoluzione, la più importante dopo quella della nouvelle cuisine, che ha cambiato al cucina mondiale.
Da allora oltre a essere il direttore della più perfetta "macchina da guerra" della gastronomia, rivoluzionaria non solo nei piatti, ma anche nel servizio e nell'approccio al cliente (El Bulli nel periodo di maggior successo aveva richieste per un milione di prenotazioni l'anno e ne poteva sodisfare poche migliaia), Soler è stato socio di Ferran Adrià al 50 per cento in tutte le iniziative. Si è occupato delle attività editoriali e della promozione. Fino al 2011 quando il 31 luglio El Bulli ha chiuso definitivamente. Al suo posto sta nascendo una fondazione di gastronomia e di cucina che sarà scuola, centro di ricerca e di scambi culturali. Ieri mattina è stato proprio un tweet di Adrià ad annunciare la mondo la scomparsa dell'amico di sempre.
Fonte: LaRepubblica
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