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17 Aprile 2025

Fernet-Branca Coin Design Challenge: la sfida è lanciata (e sì, c’eravamo anche noi)

di Rossella De Stefano


Fernet-Branca Coin Design Challenge: la sfida è lanciata (e sì, c’eravamo anche noi)


C’è chi le colleziona, chi le sfoggia con orgoglio sul bancone, chi se le è tatuate: stiamo parlando delle Fernet-Branca Coin, simbolo di una comunità fatta di passione, identità e fratellanza.
E ora, per la prima volta in Italia, Fernet-Branca ha lanciato una vera e propria Coin Design Challenge. Una sfida esclusiva, celebrativa e bellissima che ha coinvolto una trentina di bartender provenienti da ogni angolo dello stivale chiamati a realizzare la grafica della Coin celebrativa dei 180 anni della fondazione dell’azienda. Il set? Uno dei luoghi più stilosi della città: il Dolly Noire District in Corso di Porta Ticinese a Milano, tra streetwear, graffiti, atmosfera chill e un’aria di primavera che sembrava perfetta per dare vita a qualcosa di grande. Divisi in tre gruppi, i bartender si sono sfidati a colpi di idee, pennarelli e fogli da disegno, per creare un artwork ed entrare nella storia. E sì, c’eravamo anche noi. 


LA NOSTRA SQUADRA (SENZA SPOILER)

Ora, non possiamo svelarvi quale fosse il nostro gruppo (la deontologia su tutto!), ma lasciateci almeno fare un piccolo tributo (con affetto) ad alcuni dei nostri compagni d’avventura:

    -Matteo, il secchione, ha aperto subito la sua collezione personale di coin sul tavolo come fosse un archivio del Vaticano.

    - Livio, er capoccia, provava disperatamente a tenere insieme brainstorming, disegni, tempi, penne, voci e sogni.

    - Lollo, l’artista vero, ha tradotto con una naturalezza disarmante tutte le nostre idee in schizzi bellissimi.

E poi Loris, Matteo (da Torino), Marco, Beatrice, Gabry: un team esplosivo, ma onestamente lo erano tutti. Perché la cosa bella è stata proprio vedere quanto ognuno ci abbia messo il cuore, indipendentemente dal tratto artistico o dalla coin disegnata. 

FASE DUE: VOTATE! 

Alla fine della giornata, tra schizzi, risate, brainstorming serrati e un bel po’ di sana competizione, ogni gruppo ha presentato la propria idea. Le tre coin finali raccontano l’Italia come solo chi fa questo mestiere può raccontarla. Da Fernando il coccodrillo/alligatore, mascotte di casa, centurione romano su Vespa o pizzaiolo stiloso, al tricolore, perché il futuro della bar industry è già qui. A vegliare su tutto, l’aquila con la bottiglia tra gli artigli.

La challenge, nel momento in cui scriviamo, è entrata nel vivo. Quella in cui bisogna chiedere favori agli amici. Sulla pagina ufficiale di Fernet-Branca sono aperte le votazioni per scegliere la Fernet-Coin Italia 2025.  E il prossimo 26-27 maggio, in occasione del Roma Bar Show, saranno svelati i vincitori. Daje!

CURIOSITA' DA COIN-ADDICT 

Prima di scoprire chi vincerà la sfida, vale la pena tornare là dove tutto è cominciato: in un angolo di San Francisco, nel lontano 2013. Da allora le Coins hanno fatto il giro del mondo. Il rituale è semplice e potente: entri in un bar, appoggi la moneta sul bancone e ti viene offerto uno shot di Fernet-Branca. Se l’altro bartender risponde con un’altra coin scatta il “bartender handshake”, la stretta di mano tra bartender.

Le radici di questo rituale affondano in qualcosa di molto più epico: la tradizione americana della challenge coin militare. Si racconta che durante la Prima Guerra Mondiale, un tenente particolarmente benestante fece coniare medaglie di bronzo per il suo squadrone. Uno dei piloti la portava sempre al collo in un sacchettino. Quando fu abbattuto dietro le linee nemiche, riuscì a fuggire, ma senza alcun documento. Solo quella medaglia gli restava addosso. Fu proprio lei, pare, a convincere gli alleati della sua nazionalità e a salvargli la pelle. Da lì, nacque una regola: la moneta va portata sempre con sé. E per rendere la cosa più divertente (e alcolica), nacque un gioco: se qualcuno ti sfida e tu non hai la coin… paghi da bere. Se ce l’hai, brinda l’altro.

Ed ecco che, quasi un secolo dopo, due fratelli americani – Tore e Bret Kragerud – riportano in vita quella tradizione nel mondo del bar. Tore era rappresentante di vendita per Fernet-Branca, mentre Bret gestiva un’azienda di souvenir coin chiamata US Medallions. Nel 2012 crearono per gioco una moneta a tema Las Vegas: da un lato il logo Fernet, dall’altro il Nevada con la scritta “drinking capital of the world”. Le distribuirono a manetta ai bartender dicendo: “Occhio: se ti sfidano e non hai la coin, ti tocca offrire da bere.” In due settimane, le coin erano ovunque. Tutti volevano la loro. Le e-mail piovevano: “Mi serve una coin, mi stanno sfidando ovunque!”
A quel punto, Fernet-Branca ufficializzò il gioco. E il resto? È storia da bancone.

LE 10 REGOLE (VERE) DELLA FERNET-BRANCA COIN

Dal 2013, Fernet-Branca continua a produrre COINS artigianali in edizioni limitate per celebrare occasioni speciali, e proprio grazie a questo senso di appartenenza a una comunità esclusiva sono state stabilite anche delle regole. Eccole:

    1) La Coin non va chiesta. Va meritata.

    2) È simbolo di appartenenza e riconoscimento reciproco nella comunità.

    3) Riceverla è un onore. Può essere scambiata solo con un’altra edizione.

    4) Va sempre portata con sé. Sempre.

    6) Donare una Coin è un gesto forte: entra nella tua fratellanza.

    6) Non si manomette (no portachiavi, no buchi, no ciondoli).

    7) Va mostrata nei momenti giusti, come segno di legame tra Fernet-Family e la bartender community.

    8) Mai consegnarla in mano a qualcuno. Va posata sul bancone o sul tavolo.

    9) Il momento perfetto per esibire la Fernet-Branca Coin? Quando si ordina un giro di Fernet-Branca.

    10) Se la perdi… non perdere mai la tua Fernet-Branca Coin.


TAG: FRATELLI BRANCA DISTILLERIE,FERNET-BRANCA COIN

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