attrezzature
30 Giugno 2023
La Conti Valerio Srl, azienda fiorentina nata nel 1920, ha inaugurato il nuovo stabilimento produttivo a Ningbo, in Cina, dove verranno prodotti macinacaffè esclusivamente per il mercato asiatico e commercializzati nei canali di vendita professionali e domestici.
La nuova filiale cinese è già attiva su un'area produttiva di 3600 mq e funge da base delle operazioni nel Far East. Situato in una zona in forte sviluppo sulla costa a sud di Shanghai, lo stabilimento è in prossimità di una grande infrastruttura portuale che garantisce attività di logistica ottimali sia in ingresso che in uscita.
"In Cina verranno prodotte linee di macinacaffè che consolideranno la nostra presenza nell'intero continente asiatico rafforzando la vicinanza rispetto ai partner locali e offrendo un servizio ancora più rapido ed efficiente", commenta Maurizio Fiorani, managing director della Conti Valerio.
Che aggiunge: "In questi anni abbiamo registrato una crescita che possiamo definire tumultuosa, e, grazie anche alle partnership estere, possiamo affermare che il territorio di Sesto Fiorentino sia ormai diventato la "Grinder Valley" del caffè beneficiando di queste sinergie internazionali".
Frutto di un investimento di cinque milioni di euro, si tratta della prima filiale estera del gruppo toscano che negli ultimi anni ha avuto una grande espansione di mercato grazie alla leva tecnologica, ai numerosi brevetti industriali registrati e a una politica di integrazione della filiera.
Nel 2022, infatti, la Conti Valerio ha completato l'acquisizione della Italmill di Bergamo, azienda attiva nella produzione di macine meccaniche, che in futuro sarà coinvolta anche nella produzione della filiale asiatica, e che raddoppierà gli spazi dello stabilimento con un aumento del 30% della capacità produttiva. Sempre nel 2022, inoltre, è stata acquisita anche Alfa Meccanica, azienda di Sesto Fiorentino specializzata nella meccanica di precisione, che sarà oggetto presto di ulteriori investimenti. I componenti di alta qualità e tecnologia evoluta made in Italy, saranno dunque protagonisti anche sul mercato cinese.
"Abbiamo aperto in Cina perché qui c'è una catena di sub fornitura adeguata" prosegue Fiorani. "Il mercato asiatico rappresenta circa il 25% del fatturato di Eureka e ci attendiamo un incremento significativo nei prossimi tre anni. Si tratta di prodotti dedicati non presenti sugli altri mercati internazionali.
Da un punto di vista del tipo di macine e della quantità di caffè che viene consumato la maggior parte dei mercati asiatici privilegia caffè più leggeri, e le nuove macchine saranno tarate sulle esigenze dei consumatori asiatici. Di pari passo gli investimenti sulla sostenibilità, con il sempre più diffuso utilizzo di materiali riciclabili e packaging riciclati nel nostro ciclo produttivo".
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