ricerche
03 Novembre 2021
"Un'imitazione, una evocazione” del nome Prosecco. Non ha usato mezzi termini Gian Marco Centinaio, sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, partecipando a Venezia all’ultima riunione del tavolo di coordinamento tra Ministero delle Politiche Agricole, Regione Veneto, Regione Friuli-Venezia Giulia, consorzi di tutela e organizzazioni della filiera vitivinicola.
L’incontro aveva il compito di definire la strategia e la posizione italiana da assumere per contrastare la richiesta croata di riconoscere “Prošek” come menzione tradizionale, un atto che minerebbe il sistema di tutela delle denominazioni protette europee e comporterebbe un grave danno al Prosecco.
“La battaglia contro il Prošek non è solo un confronto tra Croazia e Italia, tra chi intende approfittare del successo della denominazione italiana per ritagliarsi un angolo di mercato e chi, come il nostro Paese, intende difendere con le unghie e con i denti la legittimità dei propri diritti", ha detto a questo proposito Vittorio Cino, direttore generale di Federvini. Che ha aggiunto: "Si tratta anche di una questione di principio che dovrebbe allarmare non solo l’Italia ma tutti i Paesi europei che hanno un patrimonio di denominazioni da difendere”.
Il tentativo croato arriva solo dopo otto anni dalla presentazione ufficiale della domanda, quando il 22 settembre scorso la Commissione Europea ha sorprendentemente consentito l’avvio dell’iter formale di ricevimento. “Abbiamo già posto la questione a Bruxelles con la nostra associazione di categoria europea, chiedendo e ottenendo una presa di posizione forte nei confronti della richiesta croata", ha continuato Cino auspicando che il governo Draghi eserciti il suo sforzo politico per cercare alleati, "trasformando il confronto italo-croato in una battaglia a tutto campo per la tutela della politica europea di difesa e valorizzazione dei prodotti di qualità”.
L’Italia, secondo Centinaio, nel lavorare alla opposizione formale, ha prodotto una “corposa documentazione” in cui si certifica tramite precisi documenti e riconoscimenti storici, come la storia del Prosecco parta dal lontano 1382, e come esista un preciso collegamento tra l’area geografica intorno a Trieste e il vino “Prosecco”.
L’opposizione italiana dovrà essere dovrà essere inviata agli uffici della Commissione Europea entro il 21 novembre.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
11/12/2025
illycaffè punta sul green e arricchisce la sua offerta con le nuove capsule compatibili Arabica Selection Brasile Cerrado Mineiro, il primo caffè proveniente da agricoltura rigenerativa e...
11/12/2025
E' Mattia Tipaldi il nuovo Chief Commercial Officer del Gruppo Sammontana Italia. Attualmente in carica come Chief Commercial Officer Estero per Sammontana Italia e, prima ancora, presso il...
11/12/2025
GrosMarket investe sull'ammodernamento dei propri punti vendita per rispondere alle esigenze dei professionisti Horeca e investe in Lombardia con riqualificazione completa del punto vendita di...
11/12/2025
Torna a Milano, dall’11 al 14 maggio 2026, la quinta edizione di Mixology Experience. Nato da un progetto di Bartender.it, dopo il successo dell'edizione 2025, la manifestazione si svolgerà...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy