birra
06 Maggio 2021
L’approvazione in Senato della conversione del Decreto Sostegni ha visto definitivamente stralciati gli emendamenti che prevedevano l’innalzamento della soglia per l’ottenimento dello sconto sull’accisa a 50000 hl, provvedimento che avrebbe previsto l’allocazione di risorse per pochissime aziende, senza tener conto delle centinaia di piccoli produttori di birra artigianale colpiti duramente dalla crisi e totalmente ignorati.
“Registriamo con soddisfazione questa decisione che evita quella che sarebbe stata una vera e propria beffa per tutto il comparto. Come già da tempo sosteniamo, infatti, sarebbe giusto affrontare il problema dell’armonizzazione delle accise per i piccoli birrifici indipendenti rispettando il criterio della proporzionalità, come già avviene in altre realtà europee - ha commentato Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai. Il nostro ringraziamento va a chi, all’interno della commissione Agricoltura, si è battuto per evitare l’approvazione di un emendamento iniquo, mentre siamo dispiaciuti dall’azione di alcune forze di Governo e associazioni del settore che hanno fortemente spinto per questo, distogliendo l’attenzione da provvedimenti più equi. Purtroppo il carattere divisivo di questo tipo di proposta ha comportato che a livello parlamentare tutta la discussione relativamente alla birra artigianale sì concentrasse attorno a questo argomento. Per cui non registriamo alcun provvedimento di tipo finanziario specifico per le nostre attività. Guardando oltre l’emergenza, però, è fin da subito nostra intenzione riprendere il dialogo sul tema con tutti gli interlocutori affinché si possa arrivare ad una ridefinizione seria e progressiva delle accise sulla birra”.
Finalmente legittimate le birre acide
Unionbirrai esprime soddisfazione per l’approvazione in sede di Commissione Parlamentare, con il parere favorevole del Ministero dello Sviluppo Economico e di quello della Salute (approvazione interlocutoria ma estremamente significativa e che lascia supporre futura definitiva approvazione, se non in questo, nel prossimo Decreto in tema di sostegni) della revisione del DPR 1498 del 1970, che, come noto, prevede limiti obsoleti per acidità totale, acidità volatile e torbidità della birra. Si tratta di un passaggio importante, ottenuto dopo più di due anni di intenso lavoro in tal senso da parte dell’associazione. “Da tempo ci eravamo resi promotori, con i diversi Ministeri coinvolti, di un dialogo per spiegare l’obsolescenza del limiti tecnici previsti. - ha spiegato il direttore generale Unionbirrai Ferraris - Siamo quindi pienamente soddisfatti che questa nostra battaglia abbia incontrato oggi un primo successo, nella direzione di modificare radicalmente una norma che vincolava la produzione della birra a condizioni non più conformi ai moderni processi brassicoli”.
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