pubblici esercizi
28 Novembre 2017Durante i miei corsi di Restaurant Revenue Management, uno degli argomenti che rende l’aula sempre molto attenta e “calda” è il consumer behavior. Il consumer behavior può definirsi come lo studio del comportamento del consumatore e dei processi attraverso cui questi valuta, sceglie, accede e consuma i prodotti e servizi per soddisfare i propri bisogni. In pratica, cosa, quando e perché il consumatore decide di acquistare. L’importanza di tali studi risiede nel nuovo scenario socioeconomico in cui viviamo, ricordiamo che oggi sono i clienti e non i prodotti a scarseggiare; in altre parole è la domanda e non l’offerta il problema. Vediamo come tutto ciò si “accosti” al mondo della ristorazione. Esistono, ad esempio, diversi studi scientifici che attestano come “il gradimento” di un alimento percepito a tavola sia influenzato da fattori che con il cibo non hanno nulla a che fare. È possibile, per noi consumatori, percepire un piatto come più o meno buono solo in virtù del contesto in cui ci troviamo? Dalla ricerca svolta da un’importante società di servizi sembrerebbe proprio di sì. Gli esperimenti condotti da tale società presso ristoranti di fascia alta hanno analizzato come piccoli e apparentemente insignificanti elementi possano o meno variare l’esperienza culinaria vissuta dei clienti. Le variabili misurate hanno riguardato la gradevolezza dei piatti degustati (distinti per antipasto, primo, secondo, dolce e vino) e la descrizione dell’atmosfera interna, riportate da ciascun cliente. Alla fine della ricerca, l’esito è risultato essere sorprendente: la percentuale di soggetti che ha dato il massimo dei voti a ciascuna delle portate degustate è passata mediamente dal 3,4% al 26%, in quattro settimane. Tutto ciò è avvenuto, naturalmente, senza aver introdotto modifiche rispetto alla qualità organolettica dei piatti. Da ciò si evince che il consumatore non è un ”dispositivo” pensante che si emoziona, ma un ”dispositivo” emotivo che pensa. Il comportamento dei consumatori è indubbiamente complesso da prevedere, finanche per esperti del settore. Tuttavia, i nuovi metodi di ricerca come l’etnografia e la neuroscienza stanno diffondendo una nuova “luce” su come i consumatori effettuino le proprie scelte, anche in campo ristorativo.
Paola Imparato è un Hospitality Business Developer e il core della sua attività è la formazione manageriale per le aziende del mondo Ho.Re.Ca. Vive e lavora fra Napoli e Bologna e vanta un’ampia esperienza come organizzatrice e docente di corsi di Food and Beverage Management, di Restaurant Marketing, di Motivazione del Personale Stagionale e di Conduzione Profittevole di una StartUp.
Chi fosse interessato a contattare l’autore può farlo scrivendo a:
www.ppuntoimparato.it
www.thefoodandbeverage.it
www.aprire-un-ristorante.it
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
22/09/2025
In tempi di crisi il locale deve essere sostenibile anche per i clienti. Così Eredi Borgnino cambia rotta: servizio classico, miscelazione semplice con 4/5 signature, drink comprensibili da tutti e...
A cura di Anna Muzio
22/09/2025
Obiettivo: triplicare i volumi di produzione entro il 2028. E' quanto si vuole raggiungere con l'inaugurazione del nuovo stabilimento di imbottigliamento di Acqua Fiuggi inaugurato nella...
22/09/2025
Presentata la nuova monorigine di 1895 Coffee Designers by Lavazza al 10_11 Portrait di Milano. Ad esaltare le sue note floreali a base di camomilla, miele e tè nero due suggestivi abbinamenti: con...
22/09/2025
Casoni Fabbricazione Liquori ha acquisito la distribuzione esclusiva in Italia della linea Sir. James 101, brand internazionale di cocktail analcolici RTD (ready to drink) già apprezzato nei...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy