23 Giugno 2014

di Alessandro Vergallo
"Complimenti al Presidente del SILB, Maurizio Pasca, per aver scelto Lecce come sede del XXX° Congresso Nazionale del SILB e per aver scelto il titolo ‘Il divertimento è una cosa seria’". Con queste parole Alfredo Prete, Presidente della Camera di Commercio di Lecce, inaugura il 29 ottobre scorso, nella sala conferenze del Palazzo che presiede, una tavola rotonda interamente dedicata all’industria italiana dell’intrattenimento. Partecipano: Giuliana Perrotta, Prefetto di Lecce, Lino Stoppani, Presidente della FIPE, Felice Stasi, Assessore ai lavori pubblici a Gallipoli, Michele Tenore, Assessore alle politiche ambientali al Comune di Otranto, Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini, Roberto Zoffoli, Sindaco di Cervia, Umberto Buatti, Sindaco di Forte dei Marmi, Marco Melgrati, Consigliere Regionale alla Regione Liguria e vari presidenti provinciali del SILB. Sono tutti d’accordo, unanimi, sulla necessità di dare all’industria della notte regole chiare di sicurezza e di controllo per combattere il fenomeno incalzante dell’abusivismo e per garantire al Paese un divertimento di qualità. Lino Stoppani, aprendo il dibattito, si sofferma sui valori su cui si fonda l’industria dell’intrattenimento: economici, turistici e sociali.
E partendo dal turismo, orgoglioso, sottolinea i successi ottenuti recentemente dalle attività legate a questo settore, grazie alle 30 mila imprese esistenti su tutto il territorio nazionale che fatturano 70 miliardi all’anno e offrono 1 milione di posti di lavoro, senza tralasciare i 650 lavoratori indipendenti che contribuiscono attivamente allo sviluppo del turismo e del divertimento. Il Presidente della FIPE però, fa un inciso sulla crisi economica attuale e sottolinea i saldi negativi di chiusura registrati dall’intrattenimento negli ultimi due anni: - 2.5 nel 2012, -1.3 atteso per il 2013. Per superare l’impasse, ma soprattutto, per incrementare e migliorare l’industria della movida, prima di ogni cosa - ribadisce Lino Stoppani - occorrerebbe rispettare le regole. Sentiero già tracciato, da qualche anno, dalla stretta collaborazione del SILB, della FIPE e della Confcommercio. Queste, insieme, hanno promosso numerose iniziative e hanno contribuito a migliorare le condizioni e la gestione delle attività coinvolte. Il SILB si fonda su cinque capisaldi, “qualità”, “sicurezza”, “regole”, “controllo” e “responsabilità”.
"Solo rispettando rigorosamente questi principi - continua il capo della FIPE - si possono contrastare le dietrologie, il falso moralismo e l’atteggiamento superficiale, spesso attribuito alla gestione di alcune attività legate all’intrattenimento". Gli argomenti trattati durante la tavola rotonda sono tanti, ma il tema bollente che ritorna più volte nel dibattito è quello dell’abusivismo. Fenomeno che - secondo Marco Melgrati, Consigliere Regionale alla Regione Liguria – dovrebbe essere tenuto sotto osservazione, che potrebbe essere controllato ma che, molto spesso, è trascurato dagli organi competenti. Su tutto il territorio nazionale infatti, ripetutamente, sfuggono ai controlli numerosi rave, organizzati da ignoti, da imprenditori improvvisati. Party che inducono, quasi sempre, i giovani alla droga e agli eccessi sessuali. Un problema che si sta espandendo a macchia d’olio. I presenti, durante il meeting, avanzano le loro proposte ed esprimono liberamente le loro idee.
Sono tutti d’accordo sulla linea da seguire, sullo slogan da adottare: “Dare delle regole e farle rispettare”. Tra i vari suggerimenti spicca quello di Marco Melgrati: una proposta di legge che negherebbe la pubblica assistenza a titolo gratuito a tutti coloro che vengono soccorsi dal 118 in stato di ebbrezza da alcol o da droga. Per garantire quindi maggiore sicurezza all’industria del divertimento e per tutelare i ragazzi, i membri del Congresso sentono l’esigenza di infoltire le forze dell’ordine in certi luoghi e di garantire un servizio navetta ai più giovani all’uscita delle discoteche. Lo sviluppo di un mercato parallelo ormai è evidente. Esiste una realtà sommersa che annienta le attività del mondo della notte che operano con serietà e professionalità.
Il divertimento e il turismo, ormai, settori importanti dell’economia italiana, costituiscono un binomio consolidato che, in molte realtà, risulta essere vincente. Rimini, Riccione, Milano Marittima, Forte dei Marmi, Jesolo, la Costa Smeralda sono gli esempi emblematici della movida italiana. Quasi tutte potenzialità offerte dal turismo e dalla movida che – secondo Maurizio Pasca - dovrebbero indurre gli imprenditori italiani del divertimento a comprendere quanto l’industria dell’intrattenimento sia una buona opportunità da cogliere e da salvaguardare.
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