mixology
21 Maggio 2024È Alessandro D’Alessio del Rita Tiki’s Room di Milano il decimo Campari Bartender of the Year. Il suo nome è ora iscritto nell’albo d’oro della Campari Bartender Competition accanto ai nove che lo hanno preceduto: Chiara Beretta, Andrea Dracos, Luana Boselli, Alessandro Pitanti, Giovanni Liuzzi, Stefano Cattaneo, Corey Squarzoni, Giacomo Albieri e Dario Tortorella. Pugliese di nascita ma milanese d’adozione, Alessandro è salito sul gradino più alto del podio, seguito da Andrea Pace del Drink Kong di Roma e da Edoardo Cipriani di The Soda Jerk di Verona.
UNA GIURIA D'ECCEZIONE
Mattatori di una finalissima carica di emozioni nella sede storica di Campari Group a Sesto San Giovanni, i tre hanno presentato di fronte all’intera bar industry i loro twist sul Negroni in abbinamento ai piatti studiati per l’occasione da Dom Carella (F&B consultant, proprietario di [Ca-ri-co] Milano). Soddisfatta la giuria degustativa composta da Giulia Cuccurullo, head bartender del rinomato Artesian di Londra, Leonardo Leuci, bar owner e bar consultant, Giorgio Bargiani, assistant director of mixology at The Connaught Bar di Londra, Salvatore “The Maestro” Calabrese, fra i più grandi nomi in assoluto nel mondo della mixology, accanto ad Alessandra Rubini, chef ambassador di Alma e Bruno Malavasi, responsabile Ricerca e Sviluppo del Gruppo Campari, e sotto l’occhio attento di Samuele Ambrosi, titolare di CloakRoom, CloakLab e Boss Hogg a Treviso e giudice tecnico.
LA PROVA
Senz’altro ad aver pesato sull’esito della prova è stato lo storytelling di Alessandro, partito sulle note di “Maramao perché sei morto” del Trio Lescano, fil rouge del percorso dello stesso D’Alessio durante le fasi di selezione. Con uno speech coinvolgente e spavaldo il giusto, il bartender ha convinto anche la giuria di comunicazione composta da Nicola Scarnera, Campari Academy manager, e Alberto Ponchio, Senior Marketing Director Italian market. Ad affiancare i tre finalisti, i tutor Luana Bosello, Andrea Dracos e Stefano Cattaneo.
Interessante e complesso il cocktail presentato da D’Alessio (non abbiamo potuto assaggiarlo, perciò ci fidiamo delle parole dei giudici), Linea Rossa, omaggio alla M1, metropolitana inaugurata nel 1964 che dal Duomo, centro dell’aperitivo milanese, raggiungeva Sesto San Giovanni, sede attuale di Campari Group: un twist sul Negroni dai suadenti profumi di sottobosco, composto da Campari, Rum Appleton Estate, succo di limone fresco e cordial Maramao a base di vermouth e lamponi.
Ora ad attendere D’Alessio un anno ricco di soddisfazioni, come ribadito dallo stesso Nicola Scarnera durante la cerimonia di premiazione. Il giovane bartender pubgliese si è aggiudicato infatti un percorso di formazione in collaborazione con Campari Academy della durata di un anno, che comprende un master di specializzazione sul brand Campari, un tour di guest bartending e altre attività, nei migliori locali italiani ed esteri. Buona fortuna!
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