Il Peach Brandy, molto popolare in epoca coloniale e base di diversi Tiki Drink, era praticamente scomparso. Poi, di recente, alcuni distillatori artigianali hanno iniziato a riproporlo. E ora…
Il rilancio, non ci stupiamo, è partito dagli Stati Uniti dove la distilleria George Washington a Mount Vernon già nel 2010 ha iniziato a produrre un suo Peach Brandy. Solo 400 bottiglie, vendute a oltre 120 dollari l’una.
In Italia oggi ci sono appena due produttori di Peach Brandy.
Parliamo di Alamea Liqueur (di Daniele Dalla Pola e Elis Carriero) e del liquorificio Il Re dei Re. Quest’ultimo ha appena presentato il suo primo Donn Peach, dal sapore dolce aspro, con una persistente nota di pesca e con una gradazione di 30 gradi.
Parliamo di Alamea Liqueur (di Daniele Dalla Pola e Elis Carriero) e del liquorificio Il Re dei Re. Quest’ultimo ha appena presentato il suo primo Donn Peach, dal sapore dolce aspro, con una persistente nota di pesca e con una gradazione di 30 gradi.
Per cominciare, ecco 600 bottiglie vendute agli operatori del settore a 16.60 euro più IVA.
Da sapere: è prodotto a freddo con brandy invecchiato, zucchero e succo di pesca e di limone puro al 100%, una manciata di spezie segrete. A scanso di equivoci, è del tutto privo di coloranti e di aromatizzanti.
Da sapere: è prodotto a freddo con brandy invecchiato, zucchero e succo di pesca e di limone puro al 100%, una manciata di spezie segrete. A scanso di equivoci, è del tutto privo di coloranti e di aromatizzanti.

Che aggiungere? Perfetto ovviamente per un Missionary’s Downfall, è versatile.