caffè
08 Ottobre 2014Libri e caffè, in equilibrio ma non troppo. Il Giufà di Roma, aperto da dieci anni nel quartiere di San Lorenzo a Roma, abbraccia l’idea della commistione cibo-cultura ma difende l’identità del proprio progetto originario.
“L’idea era quella di aprire una libreria” racconta Francesco Mecozzi, uno dei quattro soci. “Dopo un anno abbiamo deciso di aggiungere anche il caffè, perché abbiamo pensato che potesse dare una chance in più al progetto culturale. Noi aprivamo in un periodo in cui le piccole librerie indipendenti erano già entrate in sofferenza, e diverse chiudevano, quindi sapevamo che dovevamo offrire un valore aggiunto. Il bar modificava in positivo la fruizione del luogo, ma ci ha messo di fronte anche a dei problemi. Il primo era fare due mestieri invece che uno solo, e in fatto di somministrazione non avevamo alcuna esperienza. Il secondo è che non volevamo che una delle due anime prevaricasse l’altra. In particolare volevamo che il Giufà continuasse a essere principalmente una libreria. Devo dire che ci siamo riusciti e, considerando la suddivisione degli spazi e del fatturato, si può dire che i libri rappresentano circa il 60% del totale”.
Al Giufà si trovano vini, spesso biologici e biodinamici, da produzioni sotto le 50mila bottiglie con 5-6 etichette in mescita ogni giorno; birre artigianali fra cui una Birra Giufà, disponibile solo lì, prodotta dal birrificio Maltolibero; dolci (brownie, muffin, torte, biscotti, tutti del biscottificio artigianale “Il mondo di Laura”) e un assortimento di torte rustiche e friselle. Si organizzano due eventi a settimana, strettamente culturali: non eventi generici o aperitivi, ma presentazioni di libri e/o reading. “Anche su questo bisogna mantenere un equilibrio: gli eventi sono importanti, ma non volevamo trasformarci in uno spazio che facesse solo eventi, anche perché bloccano la normale fruizione del negozio” spiega Mecozzi.
Ma funziona la fruizione mista, quella in cui si sorseggia un caffè sfogliando un libro oppure si entra per mangiare e si esce con un pacchetto sottobraccio?
“Ovviamente c’è chi sfrutta appieno l’offerta, c’è chi viene solo per il bar e chi solo per comprare libri. Ma rispetto a quando abbiamo iniziato, c’è molta meno gente che ci chiede ‘come funziona?’ e di conseguenza molto meno timidezza nel varcare la soglia di un posto che non si capisce bene cosa sia”.
Cosa avete imparato in questi dieci anni?
“La clientela è cambiata, probabilmente perché anche noi abbiamo capito meglio cosa volevamo fare. Per esempio, inizialmente siamo stati un po’ vittime di San Lorenzo, ‘inseguendo’ la vocazione notturna del quartiere. Ma da un po’ di anni abbiamo ricominciato ad aprire anche di mattina, consapevoli che San Lorenzo è anche Università, Centro Anziani e Mercato, e non solo locali. Sicuramente le librerie, con o senza bar, non sono attività altamente speculative. Ma ce la si può fare, con la disponibilità a rimettersi sempre in discussione ma anche con la capacità di rimanere intransigenti su alcuni aspetti della proposta culturale, cosa che alla lunga paga”.
Giufà Libreria Caffè
Via degli Aurunci 38, Roma
PANE E CULTURA
Una rubrica di Giuliano Pavone
A chi dice che con la cultura non si mangia rispondiamo proponendo settimanalmente un’esperienza che mette in relazione in modo profittevole e innovativo il mondo della cultura e dello spettacolo da un lato e quello del pubblico esercizio dall’altro. Format, eventi, libri e personaggi per cibare il corpo e la mente.
Pane e cultura. Cyrano Alghero: libri, vino, svago
Pane e cultura. Un Food Film Festival a Sud di Milano
Pane e cultura. Cibo, e non solo, per la mente
Pane e cultura. Anche gli angeli... mangiano cannoli!
Pane e cultura. Macondo Bologna: l'arte di incontrarsi
Pane e cultura. Liberrima: cibo e cultura all'ombra del Barocco
Pane e cultura. La Cité: libri, musica, arte, caffè
Pane e cultura. Orwell Manduria: quando il pub diventa letterario
Pane e cultura. Enoteca letterario Badlands: socialità e passione
Pane e cultura. Nea: arte (e bistrot) tutte le ore
Pane e cultura. Cucina narrativa, showcooking e saperi tradizionali
Pane e cultura. Musica e dintorni: birra artigianale e territorio
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
06/12/2024
È destinato agli operatori del settore Horeca e ai possessori di partita IVA il nuovo progetto varato da I Love Ostrica, e-commerce specializzato in prodotti gastronomici di lusso per il fuoricasa....
06/12/2024
La grappa, il nostro distillato di bandiera, merita un galà? Non ha dubbi Roberto Castagner, noto mastro distillatore e fondatore dell’omonima distilleria di Vazzola (Treviso) che ha deciso di...
A cura di Rossella De Stefano
06/12/2024
Sono quindici i finalisti della Coppa Casoni, competition che vede sfidarsi a colpi di shaker e signature cocktail alcuni dei bartender più creativi del panorama italiano. Organizzato da Casoni...
06/12/2024
Me lo dovevo aspettare: la moda è deflagrata in Giappone e da lì si è estesa. Ma siccome le domande semplici spesso sono le migliori, non ho resistito trovandomeli di fronte dall'altra parte del...
A cura di Sapo Matteucci
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy