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09 Aprile 2025Vale 30 miliardi il mercato dei vini di alta gamma nel 2024, continuando a ricoprire un ruolo chiave nell'industria globale del lusso. A metà strada tra il consumo domestico e la ristorazione di alto livello, questo segmento è un pilastro del mercato mondiale dell’alto di gamma che vale complessivamente 1.480 miliardi di euro.
Proprio la ristorazione di alta gamma, con una crescita del 27% dal 2022 al 2024, ha raggiunto invece quota 28 miliardi: l'Europa è leader, accogliendo oltre la metà dei 14mila ristoranti di fascia alta nel mondo. I vini pregiati si confermano protagonisti e gli abbinamenti di vino rappresentano fino al 40% dei ricavi di questi ristoranti contribuendo con 6-7 miliardi.
I dati emergono dal primo Altagamma-Bain Fine Wines and Restaurants Market Monitor, presentato all’interno della 57ª edizione di Vinitaly alla presenza di Matteo Lunelli, presidente di Altagamma e presidente e ceo di Ferrari Trento; e Maurizio Zanella, vice presidente di Altagamma per l’Alimentare e presidente e fondatore di Ca’ del Bosco. Lo studio è stato illustrato da Claudia D’Arpizio, senior partner e responsabile globale moda e lusso di Bain & Company.
Nonostante rappresentino solo l'1,5% del volume totale del mercato vinicolo, i vini di alta gamma generano l'11% del valore. Seppur più piccolo di altri settori del lusso come moda (20-25%) e cosmesi (15-20%), il vino pregiato mantiene un ruolo primario nel comparto high-end. Dopo un decennio di crescita costante, il settore dei fine wine ha registrato un leggero calo del -2/-3% nel 2024, il primo vero rallentamento al di fuori del periodo pandemico, dovuto principalmente a una maggiore cautela nei consumi - spinta dall’inflazione - e all’ascesa di trend come la moderazione del consumo di alcol tra le nuove generazioni.
«I vini pregiati si confermano un pilastro dell’alto di gamma a livello mondiale - ha dichiarato Matteo Lunelli -. Un comparto che è passato negli ultimi 15 anni da 18 a 30 miliardi di euro di valore e che, nonostante un lieve calo nel 2024, si stima che aumenterà del 4-6% annuo fino al 2030. Anche l’alta ristorazione sta vivendo dalla pandemia una forte crescita e una significativa trasformazione dei format grazie alla domanda di lusso sempre più esperienziale. L’Italia deve continuare a cogliere le opportunità che offrono questi comparti consapevole che Vini e Ristorazione di alta gamma sono una grande opportunità per il nostro Paese e ambasciatori insostituibili della nostra cultura, dei nostri territori e del nostro stile di vita nel mondo».
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