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20 Dicembre 2024Viaggiare alla scoperta delle tipicità agroalimentari del territorio è una pratica sempre più diffusa tra gli italiani.
A confermarlo è la settima edizione del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano”, realizzato da Roberta Garibaldi, docente dell’Università di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, con il supporto di Visit Emilia e Valdichiana Living, il patrocinio di Federturismo, Fondazione Qualivita, Iter Vitis Les Chemins de la vigne en Europe, e la collaborazione dell’Università degli studi di Bergamo, Economics Living Lab e TheFork.
Secondo il Rapporto, il 70% degli intervistati dichiara di aver svolto almeno una vacanza negli ultimi tre anni alla ricerca di cibo, vino, olio del territorio italiano, segnando un aumento del 12% sulle risposte dello scorso anno. Invece, se si considerano i dati del 2016, l’aumento è stato del 49%.
Inoltre, circa 14,5 milioni di potenziali turisti del gusto, pari al 64%, scelgono mete domestiche. La destinazione più scelta dagli italiani, sia per i viaggi passati (39,3%) che per quelli futuri (33,9%) è la Toscana, e a seguire ci sono la Puglia e l’Emilia-Romagna.
Il turismo enogastronomico si conferma un’esperienza popolare anche per i turisti in Europa. Infatti, il 15,3% degli europei (circa 20,6 milioni di potenziali turisti) si metterà in viaggio nella stagione invernale per scoprire le tipicità enogastronomiche del Continente. È alto anche l’interesse per le mete e le attrazioni a tema cibo dei mercati long-haul: tra i primi posti in classifica ci sono le destinazioni del Far East, come il Giappone, la Corea del Sud, la Cina.
Infine, i turisti prediligono anche il Brasile. Per quanto riguarda i prodotti alimentari che rappresentano il nostro Paese, il vino (con il 38,1% delle preferenze) è considerato il più tipico. Seguono l’olio extravergine di oliva (24%), la pizza (22%), la pasta (15%) e i formaggi (11%).
Infine, grazie alla collaborazione con The Fork, il Rapporto 2024 ha mappato le cucine regionali più diffuse, rivelando che In Italia al primo posto c’è quella toscana (17,3% dei ristoranti della piattaforma), seguita dalla cucina piemontese e da quella siciliana. All’estero, invece, emerge la cucina campana/napoletana.
LE AZIONI PER PROMUOVERE IL TURISMO ENOGASTRONOMICO
Il Rapporto dà anche delle direttive per incentivare al meglio il turismo enogastronomico. Di seguito le principali:
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