caffè

17 Settembre 2020

Colazione in hotel: è ora di cambiare

di Anna Muzio


Colazione in hotel: è ora di cambiare

Salmone, uova strapazzate, corn flakes e muesli, croissant e crostate. Tutto rigorosamente a buffet. Tutto rigorosamente standardizzato. La colazione in albergo è un copione già scritto, con una serie di immancabili must have. Rassicurante, forse, perché permette di orientarsi a Palermo come a New York o a Buenos Aires: tavolo dei dolci, tavolo dei salati, caffè e tè, latte caldo e freddo. Sicuro, sanificato, testato e approvato dai più. Un mix fatto per assicurare la soddisfazione un po’ di tutti. Senza l’ambizione si suscitare grandi entusiasmi. Nel frattempo però il turismo è cambiato, e anche l’ospitalità si sta adeguando. Piacciono meno i grandi alberghi tutti uguali ovunque nel mondo ma si cerca lo spirito e la cultura del luogo, anche e soprattutto in chiave gastronomica. Aprendosi all’esterno, puntando sugli spazi comuni, sulla condivisione di aperitivo, pranzi e cene. E ora, ultimo baluardo della globalizzazione dei gusti, sta per cadere anche la colazione.

GIÀ PAGATA, VA DRITTA AL CUORE
Strano che si sia aspettato tanto, perché la colazione è un servizio, come sottolinea la professoressa Magda Antonioli dell’Università Bocconi, che in albergo è già pagato. Dunque se da un lato non si sceglie, come un pranzo o una cena, dall’altro è un pasto fondamentale per affrontare la giornata dal punto di vista sia psicologico sia nutrizionale. Arriva quando le difese sono più basse e l’attenzione piena, e se riesce a soddisfare e distinguersi garantisce quel quid in più, colpisce ancor più positivamente.

NUOVE COLAZIONI
Un momento importante dunque che è in grado di fare la differenza. I modi per distinguersi sono vari. Si può lavorare – come già si fa nella gran parte delle cucine – sui prodotti e le eccellenze del territorio, pescando dalla ricchissima tradizione regionale, o anche comunale, italiana. Un esempio innovativo e lo Slow Breakfast di Planetaria Hotels (vedi sotto). Ma la colazione anche in hotel si allunga a tutta la mattinata estendendosi ad altri momenti, a partire dal lavoro. Il meeting con breakfast che deve essere studiato pensando alle esigenze di persone che mentre lavorano si concedono una coccola – rigorosamente pratica e finger food – è una tipologia in ascesa. C’è chi punta sulla varietà proponendo menu che non sfigurerebbe a pranzo o cena. Chi inscena show cooking e pane e dolci sfornati in tempo reale, come i waffles di Hampon by Hilton. E chi punta su opzioni salutiste e vegetariane. Con sullo sfondo il tema, sempre più cruciale e centrale, della sostenibilità ambientale.

STORYTELLING INDISPENSABILE
Distinguersi è dunque se non necessario, senz’altro utile. Con un’avvertenza: il cliente spesso, abituato a decenni di salmoni scozzesi, corn flakes americani e croissant francesi – e a tutto ciò che fa una colazione “internazionale” – senza potrebbe sentirsi perso. E andrà dunque preso per mano, accompagnato in questo tour gastronomico che è realmente una sorta di inizio del viaggio che si continuerà una volta usciti dall’albergo, alla scoperta di monumenti, genti e negozietti d’artigianato. Largo dunque al racconto, allo storytelling. Che racconti la provenienza delle materie prime, ma anche la storia delle ricette e la vita dei produttori e degli artigiani che le hanno preparate, o inventate. Con magari la possibilità di acquistare in hotel confetture, dolci o caffè di microtorrefazioni locali. Una base di grandi classici può essere tenuta a disposizione, per gli irriducibili. Senza dimenticare che anche sui grandi classici – caffè, cornetto e uova – si può lavorare rendendoli speciali. Se il buon giorno s vede dal mattino, la colazione senz’altro ne fa parte e può aiutare a vedere il cielo più blu. E l’albergo più accogliente.

SLOW BREAKFAST DI VILLA APPIANI, UN'ESPERIENZA DA SEGUIRE
Rendere la colazione gourmet, a chilometro vicino, con prodotti ricercati e certificati, e soprattutto raccontati con amore, per far sentire i clienti a casa, ma anche immergerli fin dalla prima mattina – il momento in cui in fondo sono più ricettivi e pronti a iniziare una giornata di lavoro o di svago – nel genius loci, con i suoi profumi, i sui sapori, le sue tradizioni. Perché anche questo è turismo, anche questa è cultura. Con queste premesse Planetaria Hotels – gruppo alberghiero italiano con dieci strutture nella Penisola – ha lanciato a Villa Appiani (Trezzo sull’Adda) lo Slow Breakfast. Nata dalla collaborazione con Slow Food Italia sotto la guida di Alessandro Giriberti, chef del ristorante dell’albergo, La Cantina di Villa Appiani, intende valorizzando i prodotti e i produttori del territorio, invitando il cliente a dare la giusta importanza al primo pasti della giornata. Così tra torte paciarelle e pani e formaggi locali ma anche presidi come zipotta e provola delle Madonie, salsiccette con fagioli rossi di Lucca e gallette di mais rostrato rosso di Rovetta, va in scena una colazione calda e accogliente, dove il caffè è preparato (anche) con la moka e ogni prodotto è segnalato con provenienza e produttore. Spiega Sofia Gioia Vedani, AD di Planetaria Hotels: “Vogliamo trasmettere l’idea che la bellezza sta nella semplicità, fuori dalla finestra in quei panorami splendidi che l’Italia ha ma anche nei prodotti e nella tradizione contadina e culinaria della comunità locale. Sono prodotti che fanno pensare, evocano, producono ricordi ed emozioni positive”. Lo slow breakfast è aperto anche ai clienti esterni e si programma di estenderlo anche alle altre strutture del gruppo.

TAG: PRIMA COLAZIONE,HOTELLERIE,HOTEL,COLAZIONE,BREAKFAST,CORNETTO,BUFFET,PUBBLICO ESERCIZIO,COLAZIONANDO,MIXER 325,SLOW BREAKFAST,COLAZIONE A BUFFET

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

16/12/2025

Torna anche quest’anno il Panettone al Caffè nato dalla collaborazione tra Essse Caffè e il Maestro Pasticcere Sebastiano Caridi. La ricetta, apprezzata e riconfermata dopo il grande successo...

16/12/2025

Una piattaforma di streaming globale accessibile a tutti, in cui vedere all’opera oltre 100 chef con due o tre stelle Michelin provenienti da più di 30 Paesi. Che, per la prima volta, condividono...

15/12/2025

Cloud Dancer non solo è il Pantone del 2026, ma è anche il colore di Ginarte, etichetta che la distilleria romana Pallini propone per rendere speciali gli aperitivi e le serate delle prossime...

15/12/2025

Primo duty-free ibrido in Italia nel nuovo terminal partenze dell'aeroporto di Milano Bergamo per Avolta, che opera nel travel retail e food and beverage e di cui Autogrill è...

 





Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

Ne è passata, e ancora ne passa, di gente sotto le due cupole di Evita, discoteca della famiglia Toselli a Cavallermaggiore in provincia di Cuneo, locale inaugurato a dicembre del ‘69 con Mina e...

A cura di Giulia Di Camillo


Una carta essenziale che punta su italianità, precisione e letture contemporanee dei classici (Margherita compresa)

A cura di Rossella De Stefano


Dopo dieci anni, gli ultimi cinque dei quali passati fra ricerca e sperimentazione a Milano, dall'inizio del prossimo gennaio Mario Farulla torna nella sua città natale per prendere le redini di uno...


Per il quarto anno consecutivo torna La Sardegna di Vinodabere, evento nato per promuovere, e far scoprire il carattere, la varietà, le peculiarità e la complessità vitivinicola di una regione che...


Si chiama Star ed è un progetto a carattere benefico, che fonde l'alta gastronomia alla solidarietà: ideato dal food blogger parmigiano e influencer in incognito Simon’s Food, in collaborazione...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top