Sapevate che il tonno fa bene agli anziani, è un prodotto anti spreco e non fa aumentare il colesterolo? Beh in effetti sono tante le false credenze che ruotano intorno a questo prodotto. Tanto che spesso si fa confusione attorno a quello che, numeri alla mano, è uno dei simboli della spesa alimentare degli italiani. Per porre fine a tutti i nostri dubbi dal sito www.tonno360.it, il portale di riferimento della cultura del tonno in scatola ideato dall’ANCIT – Associazione Nazionale Conservieri Ittici- ecco alcuni luoghi comuni da sfatare accanto a certezze ancora non percepite come tali dai consumatori italiani. Che comunque di questo prodotto si fidano eccome, visto che nelle nostre case non manca praticamente mai.

Risponde Antonio Migliaccio, presidente SISA

“Il tonno fresco ha prerogative nutrizionali migliori rispetto al tonno in scatola”

“È un pesce particolarmente adatto all’alimentazione degli sportivi”

“Il tonno è un importante fonte di lisina e di iodio”

“Ha pochi grassi e quelli che ha sono insaturi: non fanno infatti aumentare il livello di colesterolo”

“Il tonno in scatola non è adatto all’alimentazione della terza e quarta età”

Le risposte di ANCIT

“Il tonno pinna gialla è un pesce in via di estinzione”

“Il tonno in scatola è un prodotto anti-spreco”

“Il tonno in scatola costa tanto”

“Il tonno in scatola non si può mangiare in gravidanza”

“ L’industria conserviera ittica garantisce severi controlli sulla presenza di mercurio nel tonno in scatola”

*(Alle domande di carattere nutrizionale risponde il Prof. Migliaccio, Presidente della Società Italiana di Scienza dell’alimentazione (SISA)