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30 Marzo 2023Pizzium sforna locali come fossero pizze. Uno dopo l’altro e a grande ritmo, cosa che permette alla catena di pizzerie di rivendicare una copertura territoriale sempre più capillare.
A Milano, con il taglio del nastro al civico 1 di Via Arco, a due passi da Brera, è stato inaugurato il decimo punto vendita sul suolo meneghino. Il nuovo locale rispecchia lo stile di quelli già esistenti, conta 63 posti a sedere, ai quali se ne aggiungono ulteriori 20 allestiti nel dehor. Il layout rimane, come detto, fedele alla filosofia del brand, rimandando con le sue pareti illustrate e luminose al tipico mondo partenopeo, dove colori e allegria trasmettono accoglienza e famigliarità.
Nemmeno, quindi, il tempo di festeggiare il decimo milanese, che la proprietà si appresta a compiere una nuova trasferta in direzione di due città all’esordio per Pizzium, vale a dire La Spezia (22 marzo) e l’opening previsto e Vicenza a fine aprile. Poi toccherà a Genova, Roma e Verona. In tutto saranno 15 le nuove pizzerie, per un totale che, a fine anno, supererà i 50 punti di consumo firmati Pizzium, ma non solo: nel conteggio si darà forte impulso anche a Crocca, altra insegna del gruppo di proprietà dei due soci fondatori, Stefano Saturino e Nanni Arbellini, e del fondo Equinox che detiene il 40% del capitale societario. Per la cronaca, Crocca propone una pizza più croccante e sottile rispetto alla classica napoletana Pizzium, e quest’anno si moltiplicherà con 10 nuovi ristoranti.
Un’espansione quindi folgorante, galvanizzata, in primis, da ottimi risultati di cassa. La stagione 2022 ha visto l’insegna realizzare un giro di affari complessivo di 32,3 milioni, con una crescita record del +121% rispetto all’anno prima, e un margine operativo lordo di 7,2 milioni di euro. «L’obiettivo è chiudere l’anno in corso con un giro di affari di 41 milioni di euro e un Ebitda di poco superiore a 9 milioni di euro – confida Nanni Arbellini a Mixerplanet –. I numeri che abbiamo ottenuto lasciano grande spazio alla soddisfazione e sono il frutto del lavoro di un intero team, in cui ogni singola figura professionale ha dato il suo contributo vitale».
Allargarsi a macchia d’olio in Italia rimane la priorità per i titolari di Pizzium. L’estero ovviamente è un percorso che si intende intraprendere, ma non nell’immediato.
«Abbiamo ancora tanto lavoro da fare sul mercato italiano – ci spiega sempre Arbellini –. A livello nazionale, infatti, c’è da valutare attentamente la possibilità di esordire in un centro commerciale e nel canale travel, dove siamo tutt’ora assenti. Inoltre, l’ipotesi franchising, fino ad ora scartata, non sembra oggi così remota e la stiamo considerando seriamente. Tutto questo per dire che l’approdo oltreconfine può un attimo attendere. Ma vi svelo che due Paesi sono già stati individuati a livello strategico: Germania e Spagna».
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