pubblici esercizi
23 Maggio 2016Dopo l’avvento delle new slot nel 2004, la legge Finanziaria 2005 estendeva l’esenzione da Iva ai proventi derivanti dalla raccolta di giocate mediante tali apparecchi “anche in relazione ai rapporti tra i concessionari della rete per la gestione telematica ed i terzi incaricati della raccolta stessa”; la Circolare 21/E del 13.05.2005, precisava quindi come fosse esentato ai fini Iva l’importo stabilito nella misura massima dell’11,5% delle giocate, quale remunerazione dell’attività di gioco, comprensivo del compenso del concessionario e dei corrispettivi dallo stesso pagati ai cd terzi incaricati (“gestori” di apparecchi ed esercenti). Numerosi Uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate, equivocando evidentemente sui cosiddetti “altri rapporti” richiamati dalla Circolare (complici anche i modelli contrattuali inizialmente predisposti da alcuni Concessionari non sufficientemente chiari in tema di esenzione), hanno dato origine ad un imponente contenzioso costituito da avvisi di accertamento “seriali”, simili per motivazioni e contenuti, con i quali presumevano l’imponibilità ai fini Iva dei proventi percepiti dagli esercenti e irrogavano ai gestori le sanzioni conseguenti alla mancata regolarizzazione di fatture di acquisto. Le Commissioni Tributarie provinciali e regionali chiamate a giudicare sulla materia, dal 2006 ad oggi, hanno determinato una giurisprudenza pressoché univoca a favore dell’esenzione; i giudici, verificata la sussistenza dei presupposti, hanno riconosciuto, anche con riferimento alla normativa e alla giurisprudenza Comunitaria, il diritto all’esenzione dei proventi percepiti dall’esercente, riconosciuta quale figura centrale della filiera della raccolta, condannando in svariati casi gli Uffici alla refusione delle spese di giudizio. La maggior parte delle Direzioni Provinciali coinvolte, si è quindi “ritirata” dalla contesa comunicando la “cessata materia del contendere” mentre alcune altre hanno ritenuto di proseguire, ricorrendo in Cassazione contro il rigetto degli appelli (ricorsi ancora in attesa di giudizio). Ad oggi – dopo gli ulteriori intervenuti chiarimenti ministeriali – l’esercente, per poter installare slot machine nel proprio locale e beneficiare dell’esenzione dei proventi percepiti, deve necessariamente risultare iscritto nell’apposita sezione dell’Elenco Ries (istituito don DD dell’aprile 2011), sottoscrivere il contratto di collaborazione alla raccolta con un Concessionario di rete autorizzato dall’Agenzia dei Monopoli e l’accordo commerciale con il gestore di riferimento (proprietario degli apparecchi) che definisca le quote di ripartizione dei proventi della raccolta.
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