bevande
03 Giugno 2020
Nelle prime due settimane dal termine del lockdown i consumatori tornano timidamente ai consumi fuori casa. Lo rilevano i dati settimanali sui consumi fuori casa di The NPD Group. Nonostante le restrizioni, la voglia di tornare a concedersi un pasto, un drink o uno snack al bar e al ristorante rimane viva nei consumatori italiani. Secondo NPD, le prime settimane dell’anno avevano fatto registrare consumi sopra la media grazie anche a un febbraio generoso da un punto di vista meteorologico.
Il mercato si è fermato ovviamente nei mesi di marzo e aprile, per poi riprendere nelle ultime due settimane di Maggio. Nella settimana del 25 maggio la spesa per consumi fuori casa è stata il 51% del valore di inizio anno. Siamo ancora lontani dal pieno regime e consumatori sono ancora cauti nei loro comportamenti ma il dato conferma le rilevazioni sul sentiment effettuate durante la chiusura. Nell’ultima rilevazione di The NPD Group effettuata a inizio maggio 3 intervistati su 4 dichiaravano di sentire la mancanza di Bar e Ristoranti, il 64% dichiarava che mangiare o bere fuori casa sarebbe stata una delle prima cose da fare dopo il lockdown e il 34% avrebbe consumato fuori casa entro le prime settimane.
“Il mercato del fuori casa ha subito una brusca battura di arresto”, dice Matteo Figura, Direttore Foodservice Italia presso The NPD Group, “e ancora oggi, a due settimane dalla fine delle restrizioni, molti ristoratori hanno deciso di non aprire i battenti. Alcuni hanno cambiato modello di business introducendo il delivery o l’asporto, altri fanno fatica ad adeguarsi alle misure restrittive richieste. Tuttavia i dati ci indicano che sul fronte della domanda c’è una crescente voglia di ritorno alle abitudini del fuori casa, seppur accettando modalità di consumo diverse rispetto a prima”.
Le rilevazioni di NPD mostrano, infatti, che igiene e sicurezza sono condizione necessarie per le ripresa dei consumi fuori casa. L’80% dei consumatori italiani dichiara che l’igiene dei ristoranti sarà più importante di prima, il 77% preferirà ristoranti che applicano regole severe per prevenire il contagio e il 75% dichiara che preferirà ristoranti che garantiscono la distanza sociale. Alla ripresa i consumatori preferiranno locali di fiducia e vicini alla propria comunità.
Su ciò che ci aspetta Figura sostiene che: “Per quanto riguarda la ripresa bisogna guardare alle diverse occasioni di consumo. È verosimile che la spesa fuori casa sia relativa a consumi edonistici ovvero concedersi qualcosa dopo una lunga attesa. Ci vorrà ancora del tempo prima che queste occasioni tornino ad essere delle abitudini. Il consumatore sarà ancora cauto per un po’. Il mercato ripartirà dalle occasioni più funzionali legate al ritorno alla vita normale come per esempio colazioni, pranzi durante le ore di lavoro o spuntini durante la giornata. Consumi fuori casa necessari facilmente fruibili con il take away o da soli in bar e ristoranti”.
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