caffè

16 Aprile 2019

Dal chicco alla tazzina: regole e iter da seguire per un caffè d'eccellenza

di Andrea Matteucci


Dal chicco alla tazzina: regole e iter da seguire per un caffè d'eccellenza

Etiopia, Brasile, Vietnam, Colombia ma anche, in misura minore e a seconda delle annate, Indonesia, Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, India ed Ecuador… sono questi i principali produttori di caffè nel mondo. Bevanda trasversale per eccellenza viene consumato ovunque, pur con differenze di gusto e di quantità in tazza diverse; ciascun paese ha il suo preferito, in virtù di cultura locale, scelte di palato e varietà delle singole piante di caffè. Lo si potrebbe quasi definire il “nuovo oro”: di origini antichissime, è spesso un’importantissima fonte di reddito per le economie dei singoli paesi produttori (soprattutto quelli in via di sviluppo), con oscillazioni di prezzo che nulla hanno da invidiare ai metalli preziosi e al petrolio. Un mercato globale che consta di circa 90.000 milioni di dollari e che, di fatto, potrebbe fare del caffè il vero e proprio “oro nero”, anche in virtù di una cultura di settore di enorme produzione e importanza, se si pensa che, oltre a una monumentale bibliografia che parte dalla fine del 1500 ed è tutt’ora in divenire, il caffè è il protagonista, ad esempio, di un elogio musicale scritto da Johann Sebastian Bach. Portarlo però dal chicco (contenuto all’interno del suo frutto, chiamato ciliegia) fino alla tazzina comporta fasi di lavorazione e tecniche ben precise e rigorose, che nulla lasciano al caso. Regole diverse tra loro che devono tenere conto, tra l’altro, degli stili di consumo, della varietà dei singoli chicchi (e sono parecchi, grazie anche alla continua ibridazione), delle miscele, delle condizioni ambientali di lavorazione e stoccaggio…

ALLA RICERCA DELLA TOSTATURA PERFETTA
Di queste singole fasi una delle più delicate e importanti, insieme al processo di trasformazione al bar e alla produzione agricola, è quella relativa alla tostatura. Ciascun chicco dovrà essere lavorato in maniera differente: le variabili principali riguardano (oltre ovviamente al tipo di caffè scelto) le condizioni ambientali, la temperatura e il tempo scelti per la cottura, la quantità di prodotto (il chicco deve poter “respirare” senza essere pressato durante la tostatura) e, non da ultimo, la macchina utilizzata che, a seconda di marca, capacità di carico e tecnica di torrefazione, influirà notevolmente sul risultato finale. Di certo, per quel che riguarda il caffè espresso all’italiana, ci sono alcuni stili di torrefazione non idonei, da evitare quindi nel modo più assoluto. Un tempo corto e temperature troppo alte daranno luogo a una cottura non omogenea del chicco, con zone esterne carbonizzate e parti interne poco cotte; risulterà quindi una crema quasi evanescente, carenza di corpo con toni di amaro e di acido troppo alti e un aroma poco complesso e vegetale. Tempi lunghi e alte temperature significheranno una tostatura forte: crema, astringente e amaro aumenteranno, scompariranno le note floreali e fruttate a favore di sentori di erbe medicinali e si ridurrà sensibilmente la finezza aromatica. Tempi lunghi e basse temperature? Prevarrà il gusto amaro e la sensazione di carne cotta, spariranno le note di miele, fiori e pane tostato a favore, ahimè, di cipolla. In ultimo il caso della tostatura chiara, cioè tempi corti per basse temperature: ne soffrirà la crema per scarsa consistenza e il corpo del caffè risulterà scarno. Un’acidità elevata contribuirà alla disarmonia al palato e l’aroma sarà povero.

TUTTI I SAPORI DEL MONDO
Ammesso quindi che tutte le fasi della lavorazione siano state eseguite correttamente (fondamentale, tecnica a parte, è il continuo assaggio, per correggere e perfezionarsi), si può affermare, a grandi linee, che i popoli orientali sono molto sensibili all’amaro; mediamente la percentuale che beve il caffè senza zucchero è notevolmente maggiore rispetto all’Italia. Molto più tolleranti verso le acidità elevate e il vegetale, pretendono che fiori e frutta fresca siano ben presenti. Il grande bacino mediterraneo, invece, sopporta di più l’amaro e ama lo speziato. Il nucleo centrale degli aromi, quello della frutta secca e del tostato (nel quale confluiscono pasticceria, cacao, pane abbrustolito, vaniglia e caramello) mette d’accordo il mondo intero. Tornando in Italia, l’espresso perfetto è, in linea generale, abbastanza leggero al nord mentre tende a irrobustirsi via via che si scende lungo lo Stivale.

I PROFESSIONISTI DELLA TOSTATURA
Fondata nel 2016 Italian Roasting School è specializzata in corsi formativi per professionisti che vogliono specializzarsi in tostatura e miscelazione del caffè espresso italiano. Cina, Corea, Taiwan, Thailandia e Giappone i suoi principali bacini d’utenza; l’insegnamento, da parte di professionisti italiani con un’esperienza internazionale, è affidato a Paolo Scimone in qualità di direttore tecnico e ad Antonio Biscotti, docente della scuola stessa, mentre il coordinamento è di Carlo Odello. I corsi sono caratterizzati da un’alternanza di teoria e di pratica, hanno una durata media di tre giorni o poco più e permettono una formazione personalizzata anche attraverso consulenze modellate sulle esigenze di chi li segue.

TAG: TAZZINA,TOSTATURA,COFFEE,CHICCO,TAZZA,PUBBLICO ESERCIZIO,MIXER 312,ITALIAN ROASTING SCHOOL

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

24/01/2025

Aumento dei volumi, che raggiungono quota 425mila ettolitri di cui 150mila destinati al segmento fusti (+9%), delle performance delle bottiglie da 0,75 litri che superano quota 30 milioni con una...

24/01/2025

Quarantacinque mila mq di superficie espositiva, oltre 750 espositori e più di 100 eventi: questi i numeri della 49ª edizione di Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza, in programma dal 3 al...

23/01/2025

Un semifreddo col cuore di crema al Vecchio Amaro del Capo: è la novità che segna il co-branding tra Gruppo Caffo 1915 e Bindi presentata in anteprima al Sigep 2025. Il Il dessert, pensato per...

23/01/2025

Una delle principali sfide del mondo della ristorazione è sicuramente la ricerca e selezione del personale. Oggi, questo processo è influenzato da nuove...

 





Design senza tempo e praticità. Sono queste le caratteristiche della nuova macchina di caffè di Astoria, AB200, che verrà presentata a Sigep 2025, in...


Inizio d'anno con prezzi di listino in discesa per Rational che abbassa i costi sui prodotti Active Green senza fosfati per la detergenza e la...


Nuova sede per Culligan, l’azienda internazionale specializzata in sistemi di filtrazione dell’acqua, attiva in 90 Paesi che ha inaugurato il nuovo...


Ottimizza la tua acqua e proteggi in modo ottimale le tue attrezzature per far crescere il tuo business in modo sostenibile. Dall'acqua dolce a quella dura, da quella calcarea a quella...


Una soluzione di filtrazione ad alte prestazioni in grado di soddisfare le esigenze principali nelle cucine professionali quando si parla di vapore e lavaggio. Si chiama BRITA...


Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top