Paolo Aliberti, dj e music producer torinese, dal 2004 ha scelto Brescia per dare un'ubicazione al proprio studio di registrazione. Dopo esser stato protagonista con diversi pseudonimi in passato, Paolo è ora sotto contratto con il talent manager Gianfranco Bortolotti di gfb.guru, per molti noto solo con l'acronimo di GFB. Ed è soprattutto in procinto di uscire con il retouch di una hit gloriosa come "Proximus".

"Mesi fa GFB stava valutando l’ipotesi di riprendere l’attività discografica, mi propose di iniziare una collaborazione più stretta con lui, nel progetto che stava per intraprendere. Ho sempre reputato Gianfranco un'icona nella musica per quello che ha fatto e per l’impero che è riuscito a creare negli anni ’90. Ci siamo rivisti dopo anni, abbiamo valutato alcune cose, è diventato il mio manager e da mesi stiamo collaborando al nuovo progetto".

Pensi che un singolo possa bastare per appagarsi? O ne servono tanti e di alta qualità?

"Penso che la qualità che sia sempre un elemento fondamentale in una produzione, soprattutto oggi dove la quantità delle pubblicazioni è molto grossa. Francamente credo che un artista non si debba mai sentire appagato; sentirsi appagato mi suona un po’ come annoiato o ancor peggio finito e questo non dovrebbe mai succedere".

Cosa hai in cantiere?

"Come ti ho già detto prima, sto collaborando a stretto contatto con Gianfranco Bortolotti; tra poche settimane uscirà 'Proximus': la mia rivisitazione di uno dei tanti successi prodotti da Gianfranco sulla BXR, che farà parte del progetto Golden Collection".

Dove suoni?

"Dove mi capita … ma in particolare dove posso esprimere al meglio le mie sonorità".

Che genere ti piace, oggi?

"Parlare di genere oggi mi viene un po’ difficile perché ritengo ci sia un po’ di confusione per via della miriade di suddivisioni fatte. Mi piace quello che mi trasmette emozioni ed energia … a prescindere dal genere",

Ti chiedessero che musica produci, costa risponderesti?

"Musica elettronica per via delle sonorità e dance perché la musica che produco la faccio per poterla suonare in discoteca e quindi per essere ballata".

É importante, e se sì quanto, promuovere una produzione, al giorno d'oggi?

"Credo che la promozione sia sempre stato un elemento importante per una produzione discografica, a prescindere dal genere".

Se poi si tratta di un artista nascente o comunque meno conosciuto alla massa, la ritengo fondamentale, se fatta bene. Cosa pensi di questa voglia di dance da parte dell'opinione pubblica mondiale?

"Come dj e produttore credo sia un ottima cosa. Mai come in questi ultimi anni il così detto “Pop” ha un sapore sempre più dance e comunque quando non lo ha, viene affiancato da un remix dance. Credo che la dance oggi sia la musica più fruibile per la massa".

Cosa ti aspetti da Gianfranco Bortolotti e da questo percorso comune?

"L’opportunità che mi ha dato Gianfranco è molto importante per me, sia dal punto di vista personale che artistico. Il percorso sarà sicuramente molto interessante e divertente … ma più che aspettarmi qualcosa da lui spero di essere all’altezza per quello che lui si aspetta da me".

Qual è il progetto musicale che ti sta dando grandi soddisfazioni?

"Non vorrei essere ripetitivo, ma anche se al momento non c’è ancora nulla di concreto in termini di brani pubblicati, il progetto con Gianfranco è sicuramente quello che mi sta dando di più in questo momento, sotto tutti gli aspetti".

C'è un vecchio progetto che riprenderesti in mano?

"Ci sono alcuni progetti che mi hanno dato parecchie soddisfazioni, ma credo che quello che uno crea (in un particolare periodo della sua carriera) sia legato per una serie di fattori a quel preciso momento; riprenderlo in mano ora forse non darebbe le stesse soddisfazioni. Al contrario però mi piacerebbe riprendere in mano qualche artista che ha fatto la storia della dance negli anni ’90 … e per questo credo che con Gianfranco qualcosa si farà quanto prima".