fiere
02 Marzo 2015
McDonald’s Italia si lega a Expo 2015 in qualità di Official Sponsor e annuncia di volere essere presente nel sito espositivo con un padiglione/ristorante che rappresenterà una vetrina non solo sull’azienda, ma sulle filiere agricole italiane partner del marchio globale, per raccontare la storia di un sistema composto da McDonald’s, dagli imprenditori locali e dal mondo agricolo. «Con i suoi 36.000 ristoranti in 120 Paesi nel mondo - ha detto l’amministratore delegato di McDonald’s Italia Roberto Masi - McDonald’s serve ogni
giorno 70 milioni di persone: non sono molte le realtà che con gli stessi numeri possono dire di affrontare sul campo e in modo concreto, ogni giorno da decenni, le tematiche che saranno al centro del dibattito durante i sei mesi di Expo: il cibo e la sua filiera produttiva, nonché le modalità di distribuzione e fruizione».
E sempre in linea con le tematiche di Expo come pure con il percorso di collaborazione con le filiere agro-alimentari italiane, fortemente perseguito dall’azienda a partire dal 2008 (oggi la quota di prodotti italiani è dell’80%), è anche il progetto “Fattore Futuro”, lanciato da McDonald’s con l’obiettivo di accompagnare e aiutare i giovani agricoltori nello sviluppo delle proprie aziende. Il progetto, che ha ricevuto il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, si rivolge a imprenditori agricoli italiani con meno di 40 anni che abbiano un progetto di innovazione e sostenibilità per la propria azienda, e offre a 20 di loro la possibilità di entrare a far parte dei fornitori italiani di McDonald’s per tre anni. I candidati dovranno essere agricoltori e allevatori operanti all’interno di 7 diverse filiere: carne bovina, carne avicola, pane, insalata, patata, frutta, latte.
«Accogliamo con piacere l’impegno di McDonald’s a favore dei giovani che vogliono realizzare progetti concreti e innovativi in agricoltura - spiega Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A. -. È un segnale importante da parte di un’azienda che dimostra di avere a cuore le tematiche legate allo sviluppo sostenibile, all’innovazione e all’incremento dell’occupazione in un periodo di forte crisi. Uno sforzo che si concretizza anche nella valorizzazione della filiera alimentare locale, con utilizzo di alimenti provenienti da coltivazioni e allevamenti italiani, una strategia che ormai è consolidata e che rientra in pieno nella filosofia di Expo Milano 2015».
«Questo progetto rappresenta un’occasione per sperimentare nuovi rapporti di lavoro con i giovani imprenditori agricoli - dichiara Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - puntando sull’innovazione che incarnano, dando loro stabilità anche nel medio periodo e contribuendo al ricambio generazionale in un settore chiave come quello agroalimentare. In questo anno “giovani” è stata per il Ministero una parola d’ordine. Con Campolibero, la nostra prima legge sul settore, abbiamo realizzato azioni nuove che vanno dai mutui a tasso zero alle detrazioni per l’affitto dei terreni da parte degli under 35, ai crediti d’imposta anche per lo sviluppo dell’e-commerce. Agli under 40 abbiamo pensato anche nel Semestre europeo di Presidenza italiana, votando a Bruxelles un provvedimento su tre fronti: credito, terra e formazione con un Erasmus per i giovani agricoltori europei. Ma bisogna fare di più: oggi in Italia solo il 5% delle aziende agricole è guidato da giovani e dobbiamo lavorare per raggiungere la media europea all’8%. È necessario sviluppare, quindi, azioni specifiche che vedano impegnate accanto alle istituzioni anche le imprese, come in questo caso. Più giovani significa più innovazione, perché sono soprattutto loro che possono portare a questo settore un fondamentale contributo in termini di tecnologie, saper fare e sperimentazione. Temi che tutti insieme svilupperemo anche durante Expo Milano 2015».
Con Fattore Futuro, McDonald’s intende offrire non solo la certezza di un contratto pluriennale, ma anche l’opportunità di venire in contatto con una realtà che opera su scala internazionale. Agli agricoltori selezionati, infatti, verrà data la possibilità di approfondire la conoscenza delle filiere, entrando in contatto con esperti e certificatori per comprendere al meglio le dinamiche dell’industria alimentare rispetto a temi quali la qualità e la sicurezza alimentare.
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