fiere
15 Aprile 2022
“Si è trattato senz’altro di un grande successo - sottolinea Antonio Rallo, presidente del Consorzio Vini DOC Sicilia - nella direzione della promozione e della divulgazione di tutte le molteplici caratteristiche che rappresentano la denominazione. La formula vincente messa in atto da Veronafiere orientata al business, nel nostro caso ha prodotto una consistente affluenza di buyer da Canada, UK, USA e Sud Europa, che hanno manifestato il loro interesse concreto nei vini DOC Sicilia, partecipando a incontri e degustazioni”.
Il Consorzio ha proposto una serie di appuntamenti a cura di esperti dei vini dell’isola, a cui hanno partecipato giornalisti e sommelier, tra i focus dedicati ai vitigni più rappresentativi dell’isola - ovvero Nero D’Avola, Grillo, Lucido e rosati siciliani - le masterclass - ovvero "Il Nero d'Avola dai diversi areali", "Il grillo vitigno contemporaneo", "Le espressioni varietali dei rossi DOC Sicilia" e "Le espressioni varietali dei bianchi DOC Sicilia” - e i vari incontri proposti. Tra questi ultimi, sono stati presentati i dati relativi allo studio commissionato a GPF Inspiring Research, azienda leader nelle ricerche di mercato, una ricognizione del percepito d’immagine, di brand e del vissuto dei vini Sicilia DOC con relativi orizzonti, in particolar modo rivolti al consumatore del 2030.
Il vino DOC siciliano è emerso come brand dalla forte identità, appartenente a una short list di eccellenza e ambasciatore della sua anima eterogenea. Se l’83% dei conoscitori dei vini siciliani DOC ne è anche consumatore, dimostrando un ottimo e per nulla ovvio livello di conversione dalla conoscenza al consumo, è il dato relativo ai consumi dei giovani di età compresa tra i 24 e il 29 anni a risultare dirompente: il 79,4 % dei giovani rivela di apprezzare i vini siciliani, designando la Sicilia come prima aerea in cui si registra un incremento così importante della fascia più giovane.
Sono stati inoltre diffusi i dati ufficiali relativi alla vendemmia 2021 di Grillo, che ha prodotto 20.941.260 milioni di bottiglie, +25 % rispetto ai 16.707.274 del 2020. Per il Grillo, infatti, il 2021 si è trattato senz’altro di un’ottima annata, risultando, anche nelle versioni più mature, accattivante, fresco per acidità varietale e sapido, dalla carica aromatica intensa, nella componente fruttata, spiccatamente tropicale, nell’accezione floreale.
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