bevande
17 Novembre 2016
Acquistare il cibo avanzato dei ristoranti. E’ questo l’obiettivo che si pone, un’app realizzata da una start-up, con sede a Cambridge negli Stati Uniti, fondata da David Rodriguez allo scopo di ridurre il volume di rifiuti gettati in discarica e, soprattutto, lo spreco alimentare.
Un problema crescente quest’ultimo - si legge sul sito de La Stampa - segnatamente nei Paesi più sviluppati, che, come ha evidenziato l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’Agricoltura, stride con l’esistenza nel mondo di milioni di persone che soffrono di fame e causa, per di più, perdite economiche così come conseguenze ambientali negative. Solo negli Stati Uniti, ogni anno viene sprecato il 40% del cibo prodotto, con il contributo decisivo del settore della ristorazione, per un valore di 160 miliardi di dollari all’anno. In Italia, invece, vengono buttate cinque tonnellate di prodotti all’anno, pari a 108 chilogrammi pro-capite.
Grazie a Food for All - spiega sempre La Stampa - si può cercare di rimediare a questi sprechi. Basterà scaricare l’app, prenotare nel ristorante più vicino - senza però avere la possibilità di scegliere un menu particolare - e andare poi a ritirare l’acquisto direttamente sul posto. Comprando il cibo destinato ad essere gettato nei cassonetti dei rifiuti, si risparmia fino all’80% del costo iniziale, mentre il ristoratore può avere un ritorno da ciò che resterebbe invenduto.
Per raccogliere fondi online, è stata lanciata una campagna sul sito di crowdfunding Kickstarter, con l’obiettivo di raggiungere la cifra di 50mila dollari. A Boston, già 30 ristoranti hanno aderito al progetto, ma l’intenzione è quella di estendere, a stretto giro, il proprio raggio d’azione a New York e, progressivamente, ad altre città, selezionate in base alla provenienza dei donatori.
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