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26 Settembre 2018Anche grazie all’andamento positivo di settembre non è mai stata così alta la spesa turistica per cibi e bevande per un importo complessivo stimato in circa 17 miliardi destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici. È quanto emerge dal bilancio delle vacanze a tavola tracciato da Coldiretti nell’ultimo weekend dell’estate 2018. La maggior spesa delle vacanze - sottolinea Coldiretti - quest’anno è stata destinata all’alimentazione che ha superato quella per l’alloggio, con oltre un terzo (35%) del budget di italiani e stranieri.
Nell’estate del 2018 – continua Coldiretti – il 34% dei 38,5 milioni di italiani in vacanza ha consumato pasti principalmente al ristorante, il 9% in agriturismi, l’8% in pizzeria, ma più uno su quattro (il 26%) ha mangiato a casa anche se non manca chi ha scelto paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco, secondo l’ indagine Coldiretti/Ixe’.
L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita – sottolinea Coldiretti – dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, feste e sagre di ogni tipo. Sette turisti su 10 (71%) in vacanza nel Belpaese – precisa Coldiretti – hanno deciso infatti di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità.
L’offerta enogastronomica rappresenta – spiega Coldiretti – ormai una primaria motivazione di viaggio in Italia con quasi uno straniero su quattro (23%) che riconosce nell’Italia il Paese della buona cucina, il 16% dei monumenti a pari merito con la moda, il 15% della pittura/scultura e il 7% del design e il 5% della musica e del teatro secondo una ricerca Ipsos per Enit. E il 59% dei turisti stranieri continua a comprare prodotti italiani una volta rientrato in patria, una tendenza – precisa Coldiretti – che riguarda il 25,9% dei visitatori francesi, il 22,5% di quelli tedeschi e il 16,9% di quelli del Regno Unito secondo una ricerca Bit/Bocconi.
Una tendenza che ha permesso di conquistare nel 2018 il record storico per il Made in Italy agroalimentare nel mondo con le esportazioni che fanno registrare un incremento del 3,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un valore che sfiora i 10 miliardi nel primo trimestre.
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