attualità
28 Luglio 2025
Tiene botta l’intrattenimento notturno, che segna un incremento del 3-4% del fatturato complessivo rispetto allo scorso anno. I numeri sono di Silb-Fipe, che certifica una crescita significativa in particola nel sud Italia e nelle isole, trainate dal turismo e dall’alta qualità dell’offerta.
Secondo SILB nel 2024 il settore delle discoteche ha generato quasi 500 milioni di euro, con oltre 34 milioni di presenze e un trend in costante crescita e più di 200mila spettacoli. Numeri che, dunque, parlano di un concreto rilancio di un settore che, ancora tanto spesso, soffre di una malattia chiamata “abusivismo”.
E l’estate, come sempre, si conferma il cuore pulsante della stagione: tra giugno e agosto si concentra circa il 40% della spesa totale per spettacoli da ballo. Un andamento, questo, che rispecchia la trasformazione dell’offerta delle imprese del comparto, che mette al centro il benessere delle persone e l’inclusività per un’esperienza che non riguarda solo la musica, ma la gestione di un ambiente curato, impianti audio all’avanguardia, sicurezza ambientale, eventi tematici, set pomeridiani, corner sobri e servizi smartInoltre, a rappresentare un aspetto centrale nell’offerta di questi locali, anche quest’anno sarà il delicato tema della sicurezza.
«Le discoteche non sono solo luoghi di svago, ma presidi culturali e sociali, fondamentali per l’aggregazione giovanile e la vivibilità urbana - ha dichiarato Maurizio Pasca, presidente di SILB -. Ma per funzionare davvero devono essere sicure, vigilate e regolarmente autorizzate. È lì che bisogna andare a divertirsi, non in feste abusive o eventi improvvisati in spazi non idonei, dove manca qualsiasi controllo e il rischio per la salute e l’incolumità delle persone è altissimo».
«Siamo i primi a volere una movida viva e accogliente - ha ribadito Pasca -, ma senza regole chiare e controlli serrati, il rischio è quello di vedere prosperare l’illegalità a danno di chi lavora onestamente, paga le tasse e investe nella sicurezza. Le discoteche non possono essere l’unico anello regolato di una filiera che oggi è fuori controllo in troppi territori. Serve un sistema-paese che riconosca il valore del nostro settore e lo difenda da chi opera nell’illegalità. La vera movida è quella che crea occupazione, cultura, socialità. E che lo fa alla luce del sole, dentro i locali che rispettano le regole».
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