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27 Febbraio 2024La grappa che verrà sarà sempre più invecchiata, sempre più legata al territorio di provenienza e con un pubblico non fatto più di soli uomini. A mettere nero su bianco le tendenze del distillato è Claudio Riva, fondatore e presidente di Whisky Club Italia, che ha recentemente fornito un’analisi per Grappa Libarna, brand di Gruppo Montenegro.
A differenza di altri distillati, la grappa ha guadagnato il posto sulle tavole come simbolo del dopo-pasto e sta progressivamente ampliando la fascia dei suoi consumatori, per l'appunto non più solo prevalentemente uomini, e abbracciando anche le generazioni più giovani con nuove formule adatte alla mixology.
"Per la prima volta nella nostra storia sempre più persone si appassionano alla grappa e un numero maggiore di manifestazioni vedono protagonista il distillato - dice Riva -. Anche se con qualche ritardo, la grappa si è guadagnata un posto sul treno della premiumizzazione che ha contraddistinto il mercato degli spirits da oltre un decennio. I consumatori cercano prodotti italiani di qualità e di prezzo superiore e la grappa è nella condizione di avere ancora tante carte da giocare”.
Dall'analisi di Riva sul rapporto AssoDistil di novembre 2023 è emersa una realtà molto dinamica: il consumo di grappa in Italia oggi coinvolge il 30% della popolazione tra i 18 e i 65 anni. Di questi il 46% preferisce gustarla fuori casa, al ristorante (30%) o nei locali (16%) e assaporarla in compagnia (88%), in particolare con gli amici (49%).
Anche i dati sull’export sono in crescita e hanno evidenziato che la grappa è sempre più apprezzata fuori dai confini nazionali. Dal 2019 al 2022 le esportazioni sono cresciute del +32%, raggiungendo i 60 milioni di euro di valore. Il mercato tedesco vale il 54% delle esportazioni complessive. Performance interessanti provengono anche dagli USA, con una crescita in valore rispetto al pre-pandemia (2022 vs 2019) pari al + 39%, e dal Giappone che nello stesso periodo realizza un +40%.
“Le rivoluzioni più interessanti a cui abbiamo assistito all’interno del settore sono una crescente conoscenza del prodotto e delle tecniche di degustazione, un veloce abbassamento dell’età media del consumatore, che dai 46 anni iniziali è sceso, post-pandemia, sotto i 30 e la crescita della presenza femminile che, dall’iniziale 8%, ha oggi superato il 25% di iscritti", conclude Riva, specificando come ora i distillatori stiano offrendo sempre più grappe legate alla tradizione avviando nuovi impianti, per la prima volta dopo oltre un secolo.
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