attualità
12 Aprile 2023
L’alternativa vegetale non è più un’alternativa per bar e ristoranti, nel senso che anche i locali più legati alla cucina tradizionale non possono più permettersi di ignorare che fasce sempre più larghe di popolazione cerchino ricette al 100% vegetali anche quando escono a mangiare. Oltre 1 italiano su 2 li acquista con regolarità (il 25% di chi non li ha mai provati dichiara che lo farà). Il 75,5% di chi già conosce questi prodotti (numero molto elevato di per sé, ancor di più se si considera la “giovane età” di questi prodotti) sa esattamente di cosa sono fatti i plant-based (con punte dell’80% tra i consumatori abituali e nelle fasce d’età più adulta) e solo l’1,4% dichiara di non saperlo.
Sono alcune delle evidenze emerse da un’indagine di AstraRicerche e Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food. Fra gli italiani che conoscono i plant-based, 2 su 3 li consuma abitualmente e 1 su 4 li ha introdotti nel proprio regime alimentare su base settimanale. Solo 2 su 10 non li hanno mai consumati. Chi li conosce li ritiene buoni e gustosi (71,3%), digeribili (71,1%), un aiuto per una corretta nutrizione (71%) e per il Pianeta (70,3%), fatti sulla base di ingredienti di origine naturale (70,3%) e di alta qualità (70%).
Spingono il consumo di questi prodotti l’esigenza di variare l’alimentazione quotidiana (41,8%, percentuale che sale tra gli over 55) e la voglia di ridurre il consumo di proteine animali (32,2%). E non si tratta certo di una moda passeggera: oltre 7 su 10 li considerano ormai consolidati nelle abitudini alimentari degli italiani, mentre solo il 7% li reputa un fenomeno passeggero.
L’offerta di plant based copre diverse occasioni di consumo, dalla colazione al pasto principale. Se solo il 4,7% degli intervistati non ha mai sentito parlare dei burger vegetali, divenuti ormai uno dei prodotti “iconici” del comparto, 9 italiani su 10 conoscono le bevande a base vegetale e tra questi almeno 1 su 2 le consuma abitualmente (50,4%), in particolare a colazione (65,8%) e merenda (25,7%).
“A tavola c’è posto per tutti – sottolinea Salvatore Castiglione, Presidente Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food - e le bevande a base vegetale si presentano come una “scelta in più”, oltre che una necessità per chi non può assumere certi alimenti. I plant-based sono oggi offerti in moltissime categorie merceologiche (bevande, ma anche burger, polpette, cotolette, prodotti al cucchiaio, gelati, dessert, salse, condimenti, etc.), ad alto contenuto di servizio, aiutano a portare in tavola uno degli ingredienti - i vegetali - alla base della dieta mediterranea”.
Tutti ottimi motivi per offrire ai propri clienti, anche a quelli non strettamente vegani o vegetariani, una possibilità di scelta in più.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
04/12/2025
Si chiama Panettonic ed è la nuova tonica al gusto panettone sviluppata congiuntamente da Iginio Massari Alta Pasticceria, Galvanina e Baldo Baldinini. Il progetto ha preso forma a partire da...
04/12/2025
Cosa rende l'italianità un elemento immateriale eppure così riconoscibile in tutto il mondo? Con il Calendario 2026 Lavazza prosegue il racconto iniziato a livello globale con la campagna Pleasure...
04/12/2025
E' iniziato il countdown per Tuttofood Milano 2026, seconda edizione della manifestazione ridisegnata in chiave worldwide da Fiere di Parma, che si terrà dall’11 al 14 maggio nel quartiere...
03/12/2025
Di scena a Bologna l’anteprima del progetto “Il perfetto Frutto Gourmet”, la nuova iniziativa innovativa dedicata al canale Horeca, realizzata dal Consorzio di tutela della Pera...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy