Anche pasticcerie e gelaterie stanno subendo gli stessi disagi delle altre categorie produttive. E chiedono nuovi sostegni all'esecutivo Draghi per bocca di Conpait – Confederazione Pasticceri Italiani.

"Lo Stato deve intervenire al più presto, con misure adeguate a tutelare l’attività ed il lavoro delle imprese colpite, a partire dalla proroga degli ammortizzatori sociali Covid e dell’esenzione del pagamento del canone unico per le attività commerciali almeno fino al 30 giugno 2022", è la richiesta dell'associazione.

Ma non è tutto, sottolineano Angelo Musolino, presidente nazionale Conpait Pasticceri d’Italia e Davide Destefano responsabile gelato. "Occorre inoltre dare continuità anche alle misure per il credito previste dal DL Liquidità, che ha messo a disposizione delle imprese circa 169 miliardi di euro di finanziamenti. Solo così si potrà dare ossigeno ad un comparto già messo seriamente a dura prova”.

D'altronde, proseguono, “le imprese, soprattutto le piccole attività artigiane, non sono più in grado di reggere all’urto dei rincari a doppia cifra dell’energia e delle materie prime e sono costrette a trasferirli a valle, ai consumatori. Ad aggravare la situazione il clima di incertezza a causa della pandemia”.

Da fronteggiare, inoltre, c'è l'impennata dei prezzi che riguarda anche il resto delle materie prime per la realizzazione dei prodotti che vengono poi venduti sia al banco che in sala, con il caffè che ha subito un incremento del +59%, la carta del +70%, il mais del +77% in soli sedici mesi, lo zucchero del +54%, il cotone del +109%).

“L’aumento dei contagi – dicono entrambi - sta portando "ad un ‘lockdown di fatto’, anche se non dichiarato, che sta affondando i fatturati delle attività, decimando i clienti ma in molti casi anche il personale. Sono questi i costi che in qualche maniera le attività hanno assorbito al momento, ma se si supera il punto critico, se non li metti nel computo del servizio erogato, l'attività non sta più in piedi".