bevande
17 Dicembre 2021
Tra i fattori che rendono la bevanda tra le più amate dalle italiane, c'è la sua moderazione. Secondo le intervistate, infatti, è apprezzabile che la birra abbia una bassa gradazione alcolica (51%). Inoltre, la bevanda piace sempre più anche perché rappresenta un momento di piacer
e (72%) e per il suo gusto inconfondibile (69%).
In linea con l’apprezzamento delle intervistate verso la moderata gradazione alcolica della birra, cresce sempre di più la popolarità della birra analcolica. Secondo la ricerca, il 30% delle intervistate – consumatrici e non – conosce bene la birra analcolica (è il 37% nel caso delle consumatrici abituali di birra) e il 67% ne ha sentito parlare. Il driver che guida la crescita della popolarità della birra analcolica è il fatto che possa “essere bevuta in qualsiasi momento della giornata” (50%).
"Quella tra donne e birra è una storia d’amore millenaria: si racconta che la birra sia nata grazie a una donna ed è risaputo che, storicamente, siano state proprio le donne ad occuparsi della sua produzione, un’attività prevalentemente domestica fino a tre secoli fa", ha commentato Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra. "La birra si conferma essere tra le bevande da pasto preferite, oltre che presenza irrinunciabile durante i momenti di condivisione con amici e familiari. Sono diversi i motivi per cui la birra è una bevanda tanto amata dalle donne e siamo felici che il settore si stia aprendo sempre di più anche a novità che possono essere apprezzate da un numero ancora maggiore di consumatrici, come la birra analcolica, un trend in forte crescita".

Oltre il 70% delle intervistate da BVA Doxa per AssoBirra, consumatrici e non, considera infatti l’aumentata presenza delle donne nel settore una risorsa importante. Soprattutto perché, secondo le appassionate di birra, “le donne riescono a trovare nuove idee e sono uno stimolo per il settore” (45%). A questo proposito, tra le consumatrici di birra il 41% è a conoscenza di realtà nate per promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile nel settore birrario come l’Associazione “Le Donne della Birra” (tra le non consumatrici, soltanto 1 su 4 ne ha sentito parlare).
"Da comprimarie, relegate al servizio della birra nel fuoricasa e ad ambiti amministrativi nei birrifici, le donne in questi anni hanno progressivamente conquistato nuovi spazi. O meglio, si sono riappropriate di spazi che avevano ricoperto anticamente, oltretutto con ottimi risultati. Grazie soprattutto alla crescente diffusione dei birrifici artigianali, le donne hanno iniziato a impegnarsi nel settore a livello produttivo e stanno conquistando ruoli decisionali, imprimendo nuovi corsi alla produzione della birra artigianale italiana grazie alla voglia di sperimentare e alla curiosità tipica che caratterizza il mondo femminile. Nell’ambito del servizio, sono comparse le biersommelièr e, anche a livello di comunicazione, le giornaliste che si occupano di birre sono aumentate", ha aggiunto Elvira Ackermann, presidente dell’Associazione Le Donne della Birra.
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