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27 Luglio 2020"L’usura è una 'piaga' e il Covid l’ha purtroppo esacerbata". Ne è sicuro il Questore di Padova Isabella Fusiello che nei giorni scorsi, affiancata dal Dirigente delle Volanti Michela Bochicchio, ha incontrato il Presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (Appe) Erminio Alajmo, accompagnato dal Segretario Filippo Segato.
"In questo periodo di crisi economica acutissima – ha messo in evidenza il 'numero uno' della Questura – contrassegnata dall’estrema difficoltà di accesso al credito, nonostante le misure messe in campo dal Governo centrale e da istituzioni come Regione, Comuni e Camera di Commercio, il rischio concreto e reale è quello che più di qualche imprenditore, preoccupato dallo scongiurare il possibile fallimento aziendale, possa andare incontro all’abbraccio 'mortale' degli usurai, i più lesti ad intercettare i bisogni e ad offrire soluzioni creditizie 'avvelenate' che possono portare alla spoliazione di interi patrimoni ed attività".
"Per questo motivo – sottolinea Alajmo – il Questore ha fatto appello all’Associazione affinché incoraggi gli esercenti a non rivolgersi al “mercato” parallelo ed illegale del credito, ma si 'spenda' per incentivare il ricorso ai Consorzi di Garanzia Fidi ed eventualmente metta in contatto l’imprenditore con i funzionari della Squadra Mobile per assicurare alla Giustizia chi si macchia dell’infamante reato di usura".
L’incontro è servito anche per ottenere dalla Polizia di Stato le indicazioni sulle attività investigative–repressive e preventive – in atto e programmate - per contrastare i fenomeni criminosi come “spaccate” a danno dei negozi, furti, ecc. L’installazione di sistemi d’allarme, il ricorso alla videosorveglianza a mezzo telecamere, il potenziamento di inferriate, vetri antisfondamento e quant’altro sono sicuramente le modalità di “difesa passiva” che i tutori dell’ordine si sono sentiti di suggerire.
Sull’invito del Questore a "non somministrare alcolici ai minori di 18 anni" i rappresentanti degli esercenti hanno fatto presente che gli associati Appe vengono spessissimo sensibilizzati sull’argomento, espongono al pubblico appositi cartelli informativi e si sentono responsabilmente impegnati.
"E’ stato un incontro molto proficuo – conclude Alajmo – in cui abbiamo potuto rimarcare il fatto che gli esercenti pubblici esercizi con le loro attività di bar, ristorante, trattoria, pizzeria, ecc. tengono vive le città, illuminando anche gli angoli più bui, dando ristoro e riparo e che, al contempo, ha permesso ai tutori dell’ordine di sottolineare quali sono le 'aree' in cui come, associazione di categoria, possiamo dare il nostro contributo, a vantaggio degli esercenti ma anche della collettività in generale".
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