vino
15 Settembre 2025.jpeg)
Ritorna con alcune novità la Guida ai migliori Pinot Nero italiani targata Vinodabere.it, curata da Maurizio Valeriani e Antonio Paolini. Da quest’anno, infatti, sono state aggiunte ulteriori categorie come gli spumanti, i vini bianchi e i rosé in cui il Pinot Nero sia presente dall’80% in su. Una scelta che cambia non solo i numeri e le tipologie della Guida ma anche la sua geografia e i rapporti di peso tra le varie aree produttive.
In totale sono 250 i vini assaggiati, 145 quelli recensiti (a rimarcare che la via di interpretazione del Pinot Nero ad alti livelli resta comunque una prova non facile) ma con ben 54 Standing Ovation (il massimo riconoscimento previsto dalla redazione). Nel dettaglio, e partendo dalla “new entry” sicuramente più attesa, gli spumanti (31, con 11 premiati): va a bersaglio alla grande il Piemonte, confermando che la parabola dell’Alta Langa (6 spumanti in Guida di cui 3 Standing Ovation) dopo il decollo continua alla grande a puntare in su. E va bene la Lombardia, che cala appunto il suo asso con l’Oltrepò e piazza – tutte da lì – in Guida 15 “bolle” da Pinot Nero con 4 Standing Ovation. Conferma la sua vocazione “classica” e l’amore ricambiato per li vitigno il Trentino (4 vini e due allori massimi).
Meno “pesante” numericamente l’impatto di bianchi e rosé (3 e 6 rispettivamente) con una Standing Ovation solo tra i primi. Ma a proposito della quale vale la pena di aprire una parentesi: ad aggiudicarsela è la marchigiana Fattoria Mancini, a buon diritto ascrivibile tra i pionieri assoluti nella valorizzazione “italiana” del vitigno e che, a conferma, coglie altri due allori (un trionfo, insomma) con i suoi rossi.
E nel panorama regionale l’Alto Adige ribadisce la sua indiscussa vocazione e si conferma alla guida con ben 37 vini di cui 21 Standing Ovation (più una tra le bolle), e tra esse ci sono anche gli unici quattro vini “perfetti”, valutati 100/100. Perde apparentemente qualche colpo nella graduatoria interregionale la Toscana, che stavolta vede limitata la sua presenza a 6 esemplari di cui una Standing Ovation. Ma, sostanzialmente, è il segno di una concorrenza che cresce, esigendo quindi performance sempre più alte per restare in quota. Ed è l’ultimo dato di questa edizione della Guida a ribadirlo: oltre a quelle meritatamente già citate, inseriscono vini in Guida anche Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta. A dimostrazione del fatto che quella del Pinot Nero è ormai una autentica realtà nazionale che non ha più alcun bisogno di chiamarsi “Noir” per sentirsi importante.
QUI il link alla Guida ai migliori Pinot Nero italiani
I 4 VINI CON 100/100
Alto Adige Pinot Nero Riserva Lafóa 2021 – Cantina Colterenzio
Alto Adige Pinot Nero Riserva Luma 2022 – Tenuta Romen
Alto Adige Pinot Nero Riserva Matan Glen 2022 – Tenuta Pftscher
Alto Adige Pinot Nero Buchholz 2023 - Azienda Vinicola Castelfeder
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
05/12/2025
Fiori italiani, tecnica e una visione firmata Dom Carella. Ecco com’è davvero
A cura di Rossella De Stefano
05/12/2025
Si chiama Alba la nuova linea di refrigerazione pensata per i segmenti Food&Beverage e Horeca. Presentate in anteprima durante l'ultima edizione di Hostmilano - il lancio commerciale è...
05/12/2025
C'è anche Roberto Pierucci, ceo di RCR Cristalleria Italiana, tra i premiati dei CE Italian Awards 2025, co-organizzati da Business International – la Knowledge Unit di Fiera Milano SpA – e...
05/12/2025
È tutto pronto per l’ottava edizione del Trieste Coffee Experts, di cui Mixer sarà Media partner. La community del caffè sta per riunirsi presso il Savoia Excelsior Palace di Trieste per due...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy