bevande
24 Ottobre 2017
Si chiama Paolo Chiari ed è lo chef patron dello storico ristorante-enoteca di Bergamo Alta Lalimentari.
Locale che, dopo nove mesi di chiusura per lavori di ristrutturazione, ha riaperto nella nuova sede all’interno dell’antico Palazzo del Podestà. Dotato di due ingressi, uno sulla Piazza Vecchia e l’altro in via Colleoni, il nuovo Lalimentari è stato arredato dall’architetto Paolo Albano nel rispetto della struttura originaria.
Paolo Chiari, com’è articolato il menù?
Proponiamo piatti tradizionali rivisitati in chiave contemporanea, a partire dai condimenti più leggeri.
I vostri must?
I casoncelli, i carpinoce e la polenta con infiniti abbinamenti. Inoltre, proponiamo qualche classico evergreen della cucina italiana, come le lasagne alla bolognese o gli spaghetti al pesto genovese.
[ngg_images source="galleries" container_ids="197" display_type="photocrati-nextgen_basic_imagebrowser" ajax_pagination="0" order_by="sortorder" order_direction="ASC" returns="included" maximum_entity_count="500"]Parlaci della cantina de Lalimentari.
Abbiamo oltre 900 etichette di vini, di cui 20 disponibili anche al calice.
Uno sguardo alla carta cocktail.
Amante del vermouth, sono stato tra i promotori del rilancio di questo vino liquoroso di origine piemontese. Di conseguenza, la nostra punta di diamante sono i bitter cocktail a base di vermouth.
Quali sono i punti di forza de Lalimentari?
Al di là della qualità del cibo e del servizio, il nostro punto di forza è la cucina aperta dalle 10 del mattino fino a tarda notte. Vogliamo garantire al cliente la massima libertà di ordinare quello che vuole e a qualunque ora. Così, per esempio, chi desidera si può costruire un aperitivo con un tagliere di salumi e formaggi oppure metà porzione dei piatti in menù e un calice o un drink.
Consiglieresti ai colleghi di seguire il tuo esempio e di mantenere la cucina aperta dalle 10 del mattino fino a tarda notte?
Senza dubbio, a patto che il locale si trovi in una città turistica e in una zona centrale.
Paolo Chiari, quando Lalimentari era ancora in via Tassis siete stati protagonista di una punatata della nuova stagione del talent 4 ristoranti di Alessandro Borghese in onda su Sky Uno da novembre. Al netto della tua esperienza, vale la pena partecipare a programmi simili?
Assolutamente sì! A prescindere dal risultato della sfida, che non posso anticiparvi, vi assicuro che da quando si è diffusa la notizia che avevamo partecipato al programma l'affluenza è cresciuta. Ci siamo scontrati contro due ristoranti di Bergamo bassa, l’Osteria Tre Gobbi di via Broseta e l’Ambulatorio Gastronomico dei fratelli Benigni (in via San Tomaso nei pressi dell’Accademia Carrara), e contro un altro come noi di Città Alta, La Tana di via San Lorenzo.
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