pubblici esercizi

12 Settembre 2013

Biologico fuoricasa. Conviene?

di Anna Muzio


Biologico fuoricasa. Conviene?

Il bio è l’unico settore in crescita nel fuori casa, un mezzo per distinguere il proprio locale dandogli un’identità ben definita. Ma proporre biologico conviene?

Non aspettatevi il botto: la sensazione parlando con chi col biologico lavora tutti i giorni è che sia una strada che non ha senso intraprendere per puro tornaconto economico. Bisogna crederci, sapere quello che si fa e, soprattutto, comunicarlo alla clientela. Spiegare il prodotto e anche alcune scelte «come l’uso di acqua microfiltrata o della Cola bio al posto di quella “vera”, il prezzo di una centrifuga che contiene almeno 700 gr di frutta e verdura, la brioche che non è bellissima da vedere ma è buona e leggera perché non ha burro e ha pochi grassi, il panino e le insalate non esposte in vetrina perché le facciamo al momento con ingredienti freschi e il pane che abbiamo in casa – dice Giordano titolare di Na.Bi., bar milanese che utilizza solo ingredienti e prodotti biologici aperto un anno fa, e che a maggio ha lanciato l’aperitivo bio. - La richiesta c’è, e se si lavora bene il passa parola funziona, ma è una crescita lenta».

Una comunicazione da non dare mai per scontata e non sempre facile come spiega Raffaella di Bio e Tè, ristorante milanese: «Abbiamo difficoltà a far passare il messaggio. La gente viene da noi, si trova bene e si alza da tavola non appesantita. Magari non sa neanche di avere mangiato vegano ma si sente meglio. La sera siamo pieni perché ci conoscono, a mezzogiorno abbiamo difficoltà perché siamo in una zona decentrata, con pochi uffici». La scelta della location per questo tipo di locali è cruciale: la zona deve essere centrale o semicentrale, vicino a grandi aziende o uffici, per attirare a pranzo un pubblico prevalentemente femminile che cerca leggerezza e benessere.

Comunicazione per tutti

Il biologico poi obbliga a un surplus di attenzione a costi di gestione e soprattutto agli sprechi, come spiega ancora Giordano: «La materia prima incide per il 32-38%. È fondamentale avere una cucina interna. Ma lavorare con gli ingredienti freschi non è facile perché devo approvvigionarmi ogni due giorni, poi risparmio cercando di non sprecare nulla. Se un piatto nel menu finisce, lo sostituisco con un altro utilizzando ingredienti che ho in casa».

Un’altra “dritta” imparata sul campo? Meglio non essere intransigenti. Questo non significa derogare su qualità e impostazione della cucina, ma “educare” il cliente gradualmente senza allontanarlo con etichette che spaventano (vegan, macrobiotico, biodinamico) perché spesso non se ne conosce il senso. Renzo Agostini è un veterano del biologico: è tra i fondatori di Bio’s Cafè, locale riminese 100% bio aperto nel 2003, che propone pranzo a buffet e colazione (caffè a un euro e brioche a 1,20), è anche gelateria e pizzeria la sera, con produzione interna. «Sul bio c’è una richiesta enorme ma non bisogna improvvisare – ci spiega -. Noi proponiamo un’alimentazione sana e naturale, fatta con ingredienti biologici e vegana, ma abbiamo anche altre proposte, alla carta però. C’è chi prova, porta gli amici che poi diventano clienti, è una grande calamita se non si mettono barriere, altrimenti lavori solo per una nicchia di persone che hanno fatto già questa scelta. Dobbiamo invece essere concorrenti di McDonald’s, tenendo alta la qualità e portando a noi i consumatori».

Difficoltà e nuovi sviluppi

Un percorso secondo Agostini non privo di asperità. «In dieci anni abbiamo fatto tanti errori ma anche imparato moltissimo, ora abbiamo messo a punto la macchina e abbiamo gli strumenti per proporre un franchising di successo. Pensiamo che non abbia senso partire da zero rifacendo gli stessi errori. Cominceremo dal bar che è il format più semplice e ha un target più ampio» [ce n’è già uno a San Marino, l’altro debutterà entro fine anno ndr].

Negli ultimi anni sono nati vari punti vendita pilota che avrebbero dovuto espandersi in tutta la penisola ma poi si sono fermati. Sarà che gli italiani pensano di saper fare tutto da sé, che il proprio bar bio si vuole unico e personalizzato, o forse che molte di queste catene sono gestite da produttori o distributori che di ristorazione non ne sanno abbastanza, come ci dice qualcuno off the record?

Anche per i big insomma la lezione è la stessa: vietato improvvisare solo perché il biologico al momento “funziona” più del convenzionale. Perché «il green washing alla lunga non paga» mette in guarda Rosa Maria Bertino di Biobank.

Il biologico conviene?

L'impetuosa avanzata del biologico in horeca. I numeri del settore

Biologico. I consigli per chi vuole cominciare

TAG: CAFFè DIEMME,BIOLOGICO

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

04/12/2025

Si chiama Panettonic ed è la nuova tonica al gusto panettone sviluppata congiuntamente da Iginio Massari Alta Pasticceria, Galvanina e Baldo Baldinini. Il progetto ha preso forma a partire da...

04/12/2025

Cosa rende l'italianità un elemento immateriale eppure così riconoscibile in tutto il mondo? Con il Calendario 2026 Lavazza prosegue il racconto iniziato a livello globale con la campagna Pleasure...

04/12/2025

E' iniziato il countdown per Tuttofood Milano 2026, seconda edizione della manifestazione ridisegnata in chiave worldwide da Fiere di Parma, che si terrà dall’11 al 14 maggio nel quartiere...

03/12/2025

Di scena a Bologna l’anteprima del progetto “Il perfetto Frutto Gourmet”, la nuova iniziativa innovativa dedicata al canale Horeca, realizzata dal Consorzio di tutela della Pera...

 





Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

E’ la storia di Angelo Stoppani, fondatore insieme agli altri tre fratelli (l’unico rimasto e’ il piu’ giovane, Lino, presidente di FIPE-Confcommercio) dello storico tempio milanese...


Il progetto tracciabilità di Valfrutta arriva nel mondo della ristorazione professionale con Valfrutta Granchef, marchio di Conserve Italia dedicato ai professionisti del food service. Con il QR...


Il progetto tracciabilità di Valfrutta arriva nel mondo della ristorazione professionale con Valfrutta Granchef, marchio di Conserve Italia dedicato ai professionisti del food service. Con il QR...


Non siamo in Piemonte, nè a Torino dove il Vermouth trova le sue tradizionali terre d'elezione. La novità dei vino liquoroso per eccellenza arriva dal Chianti Classico, dove Tenuta San Felice -...


Si chiama Rational Updater App l'ultima soluzione dell'azienda tedesca pensata con l'obiettivo di aggiornare i sistemi di cottura intelligenti anche in modalità offline. Per garantirne la...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top