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15 Dicembre 2023È finita l’era dei rider finti autonomi. I negoziatori del Parlamento e del Consiglio europeo hanno infatti trovato un accordo sulla direttiva che migliora le condizioni lavorative dei fattorini che operano con le piattaforme digitali.
La direttiva rider, nota anche così, vuole garantire una giusta classificazione dello stato di occupazione dei fattorini (in Europa se ne contano circa 5,5 milioni di cui 700mila in Italia): arrivano anche le prime norme a livello europeo sulla gestione del lavoro tramite algoritmi e intelligenza artificiale.
Le nuove norme, in sostanza, ci dicono che un rider non è lavoratore autonomo se il suo rapporto con l’azienda o la piattaforma digitale contiene almeno due di cinque indicatori stabiliti (che potranno anche aumentare): la presenza di un limite massimo di denaro che si può guadagnare; che ci sia una supervisione delle prestazioni; che sia presente un controllo sui compiti assegnati o distribuiti; che vengano controllate le condizioni di lavoro e ci siano restrizioni nella scelta degli orari; che siano stabilite restrizioni alla libertà di organizzazione lavorativa e regolo sul proprio aspetto o comportamento.
La presunzione di dipendenza può essere fatta valere dal lavoratore, dai suoi rappresentanti e dalle autorità competenti. I lavoratori andranno obbligatoriamente informati sull’uso di algoritmi.
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