15 Marzo 2016

Grand Marnier parlerà italiano: Campari pronta a comprare il liquore


Grand Marnier parlerà italiano: Campari pronta a comprare il liquore

L’Italia fa shopping in Francia. Dopo l’acquisto di Carte Noir da parte di Lavazza, anche Campari si muove oltralpe: il Gruppo ha raggiunto un accordo con la famiglia che controlla Societé des Produits Marnier Lapostolle (Spml), titolare del marchio Grand Marnier, per rilevarne il 17,19% e lanciare un'Opa ad un prezzo unitario di 8,05 euro per azione. Il gruppo italiano - scrive Repubblica.it - è pronto così a sborsare un valore totale implicito di 684 milioni di euro per il capitale, con l'esclusione della vendita di una proprietà immobiliare a ST. Jean Cap Ferrat., ed un valore d'impresa implicito di 652 milioni di euro (considerato cioè al netto della posizione finanziaria, dei piani pensionistici e altre voci).

L'operazione è strutturata per passaggi successivi. Stando a quanto riportato da Lastampa.it, l’Opa amichevole su Societé des Produits Marnier Lapostolle (Spml), titolare del marchio Grand Marnier, è stata lanciata al prezzo di 8,50 euro cash ad azione, che corrisponde a un premium del 60,4% del prezzo corrente, e l’obiettivo è il ritiro del titolo dalla Borsa di Parigi. E se Campari non dovesse arrivare al 50%, la famiglia che controlla Spml si è impegnata a vendere immediatamente le azioni necessarie affinché gli italiani raggiungano la maggioranza.

“Siamo onorati di consolidare questa alleanza fra la famiglia azionista di controllo di Spml e Campari - ha dichiarato in una nota ufficilae il ceo Bob Kunze-Concewitz -. Grazie al brand Grand Marnier, aggiungiamo un prodotto premium e un brand distintivo al nostro portafoglio di marchi a priorità globale, che permette di arricchire il nostro mix di prodotto, e consolidiamo ulteriormente la nostra posizione come principale fornitore di liquori premium e specialità bitter a livello mondiale. Con l'acquisizione di Grand Marnier continuiamo a implementare la nostra strategia di acquisizioni in maniera molto disciplinata e coerente, anche a livello finanziario, in quanto consolidiamo un brand a elevata marginalità e generazione di cassa, che ci aspettiamo abbia un effetto accrescitivo immediato sul business esistente”.

Contemporaneamente, Campari ha anche raggiunto un accordo in esclusiva a livello globale per distribuire il portafoglio di Spirit Grand Marnier fino al 31 dicembre 2021.

L’acquisizione si inserisce in una forte strategia di espansione del Gruppo: negli ultimi vent’anni - racconta sempre lastampa.it - Campari ha infatti inanellato una serie lunghissima di acquisizioni (sono almeno ventiquattro, da Cynar e Crodino fino ad Averna). Oggi è il sesto gruppo a livello mondiale negli spirit di marca, distribuisce rum, vodka, aperitivi e whisky in 190 Paesi mondiali e ha chiuso il 2015 con 1,65 miliardi di fatturato. L’obiettivo mai nascosto è accelerare all’estero: in questo momento il mercato italiano vale il 25% dei ricavi, seguito da Stati Uniti (22,1) e Germania (10%); l’affondo su Grand Marnier, che l’anno scorso ha fatturato 151 milioni, va esattamente in questa direzione.

TAG: BEVERAGE,CAMPARI,GRAND MARNIER

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