15 Gennaio 2015
Il Calib (da “caffè” + “libreria”) di Cisternino (una delle “città bianche” pugliesi, fra Ostuni, Locorotondo e Martina Franca), nasce dopo un lungo parto burocratico, a metà ottobre del 2012. “Ho inventato questo lavoro sul mio territorio” spiega la titolare Marisa Parisi, 32 anni, nel curriculum molti lavori con i bambini (baby sitter, educatrice…). “Un’amica mi segnalò i corsi della libreria Centostorie di Roma, specifica per bambini, con un piccolo angolo bar per le feste di compleanno”.
Marisa si innamora dell’idea ma capisce che a Cisternino non c’è spazio per un’iniziativa specifica sui bambini. “Ho iniziato così a progettare un luogo per tutti, per bambini e per grandi, ma soprattutto per ragazzi e giovani che decidono di restare qui invece di andare in altre parti d’Italia. L’intento era creare un luogo d’incontro, un posto confortevole in modo da avvicinare ai libri”.
Come è fatto il Calib? “La prima attività è la libreria, il bar è un complemento, un abbellimento, un confort per chi viene e si intrattiene studiando, lavorando o leggendo. Su 145 mq, il bar ne occupa 30. Il resto è libreria con angoli relax e salotto. Le librerie con bar mi hanno sempre dato una sensazione di calore, di familiarità. E poi il bar aiuta anche sotto il profilo economico, perché arrivare a fine mese solo con una libreria di questi tempi è difficile”.
Il locale è diviso in due ambienti. Nel primo è presente una parte di libreria soprattutto la parte di narrativa, classici, saggistica e storia locale e l’angolo bar. Nella sala adiacente c’è la parte per bambini e ragazzi con l’angolo salotto per incontri culturali, eventi, mostre. Ci sono tavoli per studiare, divani e poltrone. Il bar va dalle colazioni all’aperitivo alle tisane e frullati di stagione, oltre alla classica caffetteria. “Lavoro bene in settimana” spiega Marisa Parisi, “prevalentemente di pomeriggio con i ragazzi che vengono a studiare o con le associazioni che svolgono le loro riunioni qui. Sto cercando di far carburare anche la mattina con le colazioni”.
Come si comporta la clientela? “E’ ancora difficile far capire l’idea che c’è dietro. Alcuni sono spaventati perché non capiscono se possono venire a prendere il caffè senza acquistare il libro. Le novità fanno un po’ paura. Nessuna difficoltà invece per i turisti che entrano avendo già chiara l’idea del posto”.
Già, il turismo. Cisternino negli ultimi anni da paesino semisconosciuto si è trasformato in meta di turismo di qualità, soprattutto grazie a delle specificità gastronomiche (la tradizione dei fornelli pronti che servono la carne alla brace) e a dei festival musicali. “Onorata di vivere qui a Cisternino e in Puglia” conclude la Parisi. “Amo il calore della nostra gente, amo la nostra terra e la storia che ci rende unici e particolari, secondo me. Siamo una terra piena di altre terre, ossia culture. Spero sempre si faccia meglio e che il turismo e la cultura siano parte viva della nostra”.
Calib
Via Ciro Menotti, 8
Cisternino (BR)
PANE E CULTURA
Una rubrica di Giuliano Pavone
A chi dice che con la cultura non si mangia rispondiamo proponendo settimanalmente un’esperienza che mette in relazione in modo profittevole e innovativo il mondo della cultura e dello spettacolo da un lato e quello del pubblico esercizio dall’altro. Format, eventi, libri e personaggi per cibare il corpo e la mente.
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