30 Ottobre 2014
Il cortile del Piccolo Teatro di Milano non è una location qualsiasi, e il Caffè Letterario, da tempo in attività in quello spazio, offre un servizio all’altezza della cornice di prestigio.
Soti’s events è una società di catering. Da tempo gestiva i bar in due delle tre differenti sedi del Piccolo Teatro di Milano: il Piccolo Teatro Studio e il Teatro Strehler (la sede più grande, inaugurato nel 1998, in Largo Paolo Grassi). Poi, quasi cinque anni fa, l’opportunità di aprire un vero e proprio locale nel chiostro del Piccolo Teatro nella sede storica di via Rovello: i tre corridoi coperti e colonnati che circondano il cortile sono separati dall’esterno attraverso delle vetrate. Metà di questa superficie è occupata dal Caffè Letterario, che nella bella stagione si estende con tavolini e divanetti anche all’aperto, mentre in un’altra ala trova spazio la libreria Abook.
Benché l’attività sia a tutti gli effetti di Soti’s, i rapporti fra il Caffè Letterario e il Piccolo sono di stretta collaborazione. “Diventiamo il bar del foyer quando ci sono gli spettacoli” spiega Sarah Balestra di Soti’s, “in più il teatro si serve di un nostro spazio, appositamente attrezzato, ogni volta che deve presentare uno spettacolo, un libro o altro. La partnership col teatro è fondamentale, e credo che rappresenti un valore aggiunto sia per noi sia per loro. Lo spazio può poi anche essere affittato da esterni. Ospitiamo eventi con cadenza almeno settimanale, e in quelle occasioni ovviamente il caffè letterario diventa il bar di riferimento dell’evento”.
Come spesso succede nel caso di pubblici esercizi inglobati in istituzioni culturali più grandi, e quindi non affacciati su strada, la bellezza della location e i benefici della partnership si scontrano con il problema della scarsa visibilità all’esterno. “Essere in un chiostro è uno dei punti di forza del locale, data la bellezza dello spazio” considera Sarah Balestra, “ma rappresenta anche un ostacolo, visto che il locale non è molto visibile dall’esterno e, a quasi cinque anni dall’apertura, la gente ancora chiede di cosa si tratti e indugia all’ingresso domandandosi se è consentito entrare. Nel superare questo problema, più che la comunicazione ci aiuta il passaparola”.
Il Caffè Letterario è aperto tutta la settimana per pranzi di lavoro (c’è un menù fisso più i piatti del giorno: due primi, un piatto unico; piatti vegetariani, vegani e per persone con intolleranze), aperitivi e la domenica per il brunch. Tutti e tre i principali momenti di consumo, sebbene rivolti a utenze sensibilmente diverse, riscontrano un buon successo. Chiediamo a Sarah Balestra quale sia il punto di forza del Caffè Letterario e lei risponde così: “La qualità del cibo e del servizio abbinata a prezzi non bassi in assoluto ma bassi relativamente al livello. Non amo parlare di rapporto qualità-prezzo perché è un’espressione che può essere percepita come compromesso fra due esigenze. Noi partiamo dalla qualità e, tenendo fissa quella, cerchiamo di offrire un prezzo non eccessivo”.
Caffè Letterario
Via Rovello, 2
Milano
PANE E CULTURA
Una rubrica di Giuliano Pavone
A chi dice che con la cultura non si mangia rispondiamo proponendo settimanalmente un’esperienza che mette in relazione in modo profittevole e innovativo il mondo della cultura e dello spettacolo da un lato e quello del pubblico esercizio dall’altro. Format, eventi, libri e personaggi per cibare il corpo e la mente.
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