10 Luglio 2014
Sala studi per studenti e “bookcrossing”. Sono queste le due caratteristiche che distinguono lo Scriptorium cafè, bar nato tre anni fa in via Sant’Agnese a Milano, nei pressi dell’Università Cattolica.
“Siamo nel settore della ristorazione da vent’anni” racconta Marco Vagli, socio del bar insieme ad Andrea Marras. “Abbiamo un locale a Binasco, in provincia di Pavia, che inizia a diventare un po’ impegnativo da gestire. Così abbiamo pensato di aprire un bar in una zona universitaria, il che ci avrebbe consentito di lavorare dal lunedì al venerdì e riposare durante il weekend”.
Ma ci voleva un’idea, e l’idea è stata quella di adibire la sala sotterranea, di 40 mq, a sala studi. “Anziché alzarsi all’alba per occupare un posto nella biblioteca e nelle sale studi dell’università, i ragazzi vengono qui”. Una scelta in controtendenza rispetto a chi cerca di massimizzare il numero di coperti e il turnover ai tavoli. Una scelta che richiama per certi versi un approccio “alla Starbucks”, basato sulla permanenza lunga dei clienti nel locale.
“I picchi di lavoro si hanno a colazione e a pranzo” spiega Vagli. “Nel resto della giornata la situazione è più fluida. I ragazzi vengono qui perché sanno che possono fermarsi a studiare, e poi si trattengono per pranzo o comunque consumano qualcosa durante la giornata. Inoltre gli studenti iniziano a chiederci di poter usare la sala per presentazioni di scrittori esordienti. Da settembre inizieremo a dedicarci a queste attività; in futuro potremmo anche aprirci ad eventi musicali, che avrebbero il pregio di allungare la giornata fino all’ora dell’aperitivo”.
Disseminate in vari punti del bar ci sono poi delle piccole librerie che contengono qualche centinaio di libri. “Sono libri che vengono dalle nostre case, oppure portati da amici o ancora da clienti. I libri sono a disposizione degli avventori: li possono sfogliare mentre sono qui o portare a casa, restituendoli quando vogliono, nella massima libertà”. L’idea di riempire il bar di libri, dettata principalmente da passione, diventa poi anche un buon modo per “personalizzare” il locale: le librerie stesse fanno arredamento, e al resto pensano quadri alle pareti raffiguranti scrittori famosi e un menù con i panini e gli altri piatti intitolati a opere e autori.
Scriptorium Cafè
Via Sant’Agnese, 12
Milano
PANE E CULTURA
Una rubrica di Giuliano Pavone
A chi dice che con la cultura non si mangia rispondiamo proponendo settimanalmente un’esperienza che mette in relazione in modo profittevole e innovativo il mondo della cultura e dello spettacolo da un lato e quello del pubblico esercizio dall’altro. Format, eventi, libri e personaggi per cibare il corpo e la mente.
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