fiere
04 Ottobre 2013
Si è chiuso il sipario sulla terza edizione dell’International Participants Meeting di Expo Milano 2015, dedicata al tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” con i rappresentanti di oltre cento Paesi.
La mattinata è stata teatro della sessione di lavoro “La Creazione di Expo 2015 Milano – La Visitor Experience e la promozione dell’evento” che ha visto la partecipazione di Piero Galli (General Manager Event Management Expo 2015 S.p.A), Rossella Citterio (Communication Director Expo 2015 S.p.A), Stefano Gatti (General Manager Participants Expo 2015 S.p.A), Vicente Loscertales, Segretario Generale del BIE, Giuseppe Sala, AD e Commissario unico per Expo 2015 e del Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino.
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Giuseppe Sala Ad Expo Milano 2015[/caption]
Leit motiv della giornata è stato l’appello alla collaborazione e alla condivisione di progetti, idee e realizzazioni da parte di tutti i partecipanti. Ad invocare questa condivisione d’intenti è stato per primo l’Ad Giuseppe Sala, ma sulla stessa linea d’onda anche gli altri relatori. Emblematica la conclusione di Vicente Loscertales quando ha affermato che Expo 2015 deve essere un impegno reale, internazionale e condiviso: «It is a real, international, joint effort».
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Vicente Loscertales, Segretario Generale del BIE[/caption]
Ma perché Expo 2015 sia veramente un successo, ha spiegato Piero Galli, bisogna comprendere, anticipare e poi soddisfare le aspettative di quei 20 milioni di visitatori (di cui gli italiani saranno tra i 12 e i 14 milioni) che varcheranno i cancelli dell’esposizione universale.
Da qui è nata l’indagine, che ha coinvolto italiani e stranieri, e da cui è emerso che tra le aspettative principali ci sono: il desiderio di vivere un’esperienza educativa e quello di gettare un sguardo al futuro.
Per questo, ha sottolineato Galli, l’impegno di tutti deve essere quello di lavorare ad un “viaggio”ad un itinerario per i milioni di visitatori attesi. Di progettare quindi Expo 2015 come un percorso articolato, vario e divertente in cui essi possano soddisfare le proprie esigenze.
Un percorso scandito da ritmi ben precisi. Ecco allora l’idea di proporre un Expo By day, caratterizzato da attività di Edutainment (intrattenimento educativo) e un Expo by night, rivolto all’entertainment, un intrattenimento più ludico in cui possa esprimersi al meglio la food experience.
E in effetti Expo 2015, in tema di food e beverage potrà mettere in campo delle cifre non da poco.
Parliamo infatti di circa 26 milioni di pasti serviti, pari a 50 mila tonnellate di cibo nel corso di tutto l’evento, corrispondenti a una media di 15 tonnellate al giorno.
Però, continua Galli, è da tener presente che i visitatori non saranno tutti uguali e che sarà necessario proporre dei concept differenziati.
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Piero Galli General Manager Event Management Expo 2015[/caption]
Ci saranno infatti visitatori d’elite, cui proporre formule esclusive, ma anche famiglie con bambini per cui pizza e gelato sono dei must. E poi non dimentichiamoci che ci saranno pure i Middle Age e gli high spender, con cui si può “osare di piu”.
L’offerta dunque, deve essere costruita con cura e in questo l’organizzazione di Expo 2015 supporterà tutti i partecipanti anche per introdurli alle normative alimentari peculiari del nostro paese.
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Emma Bonino, Ministro degli Esteri[/caption]
E questo sarà una componente importante del successo dell’evento. Ma non l’unico, come sottolinea Emma Bonino per la quale si potrà parlare di successo completo per Expo 2015 «se si otterrà un reale ripensamento dello spreco alimentare e del suolo e se si agirà su problemi enormi come la fame e la malnutrizione».
Expo 2015, insomma deve costituire il «passaggio dalla fase di sviluppo industriale a quella di sviluppo sostenibile, che punti sulle risorse del territorio e del paesaggio».
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