fiere
07 Aprile 2021
Mentre ancora fiere e manifestazioni in presenza sono bloccate dalle restrizioni anti-Covid, gli operatori guardano con speranza al 2022: martedì 1 e mercoledì 2 febbraio debutta a Milano “Distillo”, la prima fiera dedicata alle attrezzature per le micro distillerie, con un programma di seminari e approfondimenti sulle novità del settore. Due giorni per scoprire il mondo del craft distilling, la distillazione artigianale, un fenomeno che in Italia è ancora agli esordi e che promette di replicare il boom che negli ultimi vent'anni ha visto protagoniste le birre.
L'appuntamento in calendario alle Officine del Volo, edificio post-industriale in via Mecenate, vuole avvicinare l'artigianalità alle nuove tecnologie ed è rivolto sia agli addetti ai lavori della filiera della distillazione sia a coloro che - in numero sempre crescente, secondo le statistiche - intendono avvicinarsi al mondo del rame e degli alambicchi.
Dalla formazione alle materie prime, dalle tecnologie di produzione fino all'imbottigliamento, negli stand di “Distillo” gli espositori potranno confrontarsi con imprenditori interessati ad aprire o sviluppare la propria distilleria. Le conferenze e i seminari che si svolgeranno durante la manifestazione saranno anche un'occasione unica per incontrare i maggiori esperti italiani e internazionali. Un vero e proprio laboratorio di sperimentazione e contaminazione, un luogo di incontro e di nuove opportunità per riflettere sul mondo dei distillati artigianali e lanciare anche in Italia quel grande interesse già in atto a livello globale.
A organizzare “Distillo” è Craft Distilling dei guru Claudio Riva e Davide Terziotti, e non è un caso che la fiera faccia il suo debutto nel nostro Paese proprio in un periodo storico così delicato. Se il craft distilling è infatti partito dagli Stati Uniti, dove si contano oltre 2.000 realtà attive, anche in Europa si sta velocemente espandendo: l’Inghilterra ha superato la Scozia per numero di distillerie, con un tasso di aperture di circa una a settimana, e in Francia si è abbondantemente superato il centinaio di unità. Anche in Italia sono già nate le prime strutture e si comincia respirare tanta euforia, con un tasso di crescita elevato e una stima di circa 20 nuove distillerie nel 2021.
“L’interesse per la produzione di distillati premium – spiegano Riva e Terziotti – è rafforzato dalla capacità di questo settore di espandersi anche nei periodi di difficoltà. Tra il 2008 e il 2015, in piena crisi economica, negli Stati Uniti gli spiriti artigianali hanno registrato una crescita di mercato esponenziale, in controtendenza col settore”.
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