fiere
19 Maggio 2016
Mercoledì 18 maggio a “L’Unione Fa La Pizza” pizzaioli di tutto il mondo hanno superato se stessi impastando e cuocendo per più di cinque ore la pizza più lunga del mondo. Il giudice del Guinness World Record ha decretato il raggiungimento dell’obiettivo misurando una pizza napoletana lunga ben 1.853,88 metri.
Alla manifestazione, ideata e promossa da Pizza Village, con il Patrocinio del Comune di Napoli e della Fondazione Univerde ed in collaborazione con l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, hanno
aderito 250 pizzaiuoli italiani e stranieri che con la loro professionalità hanno saputo interpretare la cultura e l’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani.
L’Unione fa la pizza si pone il nobile intento di celebrare la fratellanza e l’unione tra i popoli attraverso il prodotto gastronomico italiano più famoso ed esportato al mondo. Grazie alle mani sapienti dei Maestri pizzaiuoli partecipanti, il lungomare Caracciolo è stato invaso da una pizza napoletana lunga 1.853,88 m, preparata rigorosamente nel rispetto delle linee guida del disciplinare STG e usando solo ingredienti campani DOC: 2000 kg di farina (l’unica al mondo certificata STG), 1600 kg di pomodoro, 2000 kg di fiordilatte, 200 litri di olio e 30 kg di basilico.
Al termine della performance, la pizza è stata offerta ai presenti e grazie al coordinamento dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, è stata donata all’Associazione Camper Onlus, che da più di 15 anni si occupa di offrire servizi per l’integrazione a persone senza fissa dimora, a Croce Rossa Italiana e all’Associazione Chicchi di Grano. In serata le associazioni, con il coordinamento del Centro Salvatore Buglione, si sono occupate di distribuire 1 chilometro della pizza del record offrendo così un pasto caldo a chi ne ha bisogno.
Inoltre, grazie all’intervento del presidente della Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio, di Coldiretti e dell’Associazione del Piazzaiuoli Napoletani è stata ufficialmente rilanciata la campagna #pizzaunesco, a sostegno della candidatura dell’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Valorizzazione dell’arte dei pizzaiuoli napoletani, sostegno della filiera agroalimentare campana, della cultura e delle tradizioni partenopee, questi gli obiettivi di una intensa attività di sensibilizzazione internazionale che condurrà all’annuncio del raggiungimento di un milione e mezzo di firme in occasione della prossima edizione del Napoli Pizza Village di settembre 2016.
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