pubblici esercizi
15 Maggio 2012
Per venire incontro alle recenti restrizioni all’uso del contante, il fisco ha lanciato un segnale di apertura nei confronti degli stranieri non residenti nella Ue, prevedendo l’eliminazione della soglia dei 1.000 euro per gli acquisti in contante, che faranno in Italia.
L’apertura del fisco riguarda un numero limitato di operatori, principalmente del settore turistico, ossia:
■ imprese che esercitano attività di commercio al minuto o assimilate, ex art. 22 del DPR 633/72;
■ agenzie viaggi e turismo, ex art. 74 ter DPR 633/72.
In pratica saranno agevolati gli operatori che erogano prestazioni alberghiere; somministrano alimenti e bevande in pubblici esercizi; erogano prestazioni di trasporto di persone; prestazioni di servizi rese in locali aperti al pubblico.
I requisiti del cliente straniero sono tassativamente:
■ essere persona fisica (quindi non operare con eventuale P. Iva estera);
■ non avere cittadinanza italiana né europea, né del Liechtenstein, Islanda o Norvegia;
■ non risiedere in Italia
All’atto dell’acquisto il cliente estero dovrà rilasciare la fotocopia del passaporto e un’autocertificazione in cui attesta di:
■ non essere cittadino italiano;
■ non risiedere in Italia né Ue.
L’operatore italiano (ad. es. un ristoratore) acquisiti i dati su citati, il giorno feriale successivo deve recarsi in banca/posta e versare sul proprio conto corrente il contante incassato, e consegnare all’Intermediario finanziario la documentazione acquisita, oltre alla copia dello scontrino/fattura.
Come aderire
Prima di aderire a questa nuova procedura, l’operatore dovrà spedire telematicamente, direttamente o tramite intermediari abilitati (es. commercialista) il modello rinvenibile al link indicato: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/home. In sede di prima applicazione, solo per le cessioni/prestazioni di servizi effettuate dal 2 marzo al 10 aprile, si poteva aderire entro quest’ultima data inviando il citato modello.
Un caso pratico
Se il ristoratore di Capri accoglierà con favore la novità perché potrà incassare per contanti il conto per il banchetto di un cliente russo per importi oltre i 1.000 euro, ma avrà sicuramente vita non facile nel recuperare l’autocertificazione (in russo, cinese? Arabo?), oltre al passaporto.
Il giorno dopo dovrà obbligatoriamente recarsi in Banca e versare quel contante, senza poterne spendere neanche una parte ricordandosi di portare con se anche la copia dello scontrino/fattura.
Ma non si doveva semplificare? ...
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