pubblici esercizi
01 Marzo 2012È noto a tutti che il Governo ha imposto un’ulteriore limitazione alla circolazione del denaro contante: per pagamenti di importo superiore ai 1.000,00€ dovremo utilizzare, privati e aziende, mezzi di pagamento diversi dal denaro contante.
Non è una rivoluzione copernicana e nemmeno un fulmine a ciel sereno: la lotta all’evasione fiscale, slogan populista di cui l’attuale Esecutivo sta scientemente abusando, è ai primissimi posti nell’agenda del nostro Premier, nonostante problemi sistemici del Paese Italia che qualsiasi analista non esiterebbe a considerare più pressanti.
Che impatto potrà avere questa nuova norma per il settore dei Pubblici Esercizi? Per quanto riguarda gli incassi, ritengo che solo parte della categoria ne sarà influenzata e saranno soprattutto le aziende che offrono un servizio di alto livello (in termini economici) a doversi confrontare con questa imposizione.
Per la stragrande maggioranza dei Pubblici Esercizi il problema si porrà molto più frequentemente per quanto riguarda i pagamenti che le aziende dovranno effettuare, per rifornirsi o semplicemente pagare utenze e impegni economici di qualsiasi natura.
I conti correnti
Viene da sé che i conti correnti aziendali dovranno esser utilizzati come raramente è stato fatto sino ad ora: dovranno essere un serbatoio da mantenere sempre ad un livello di sicurezza, non dovranno mai finire in riserva per evitare di doversi indebitare ulteriormente, con costi che al momento sono estremamente alti.
Per stabilire quale dovrà essere il “livello di sicurezza” di cui sopra, sarà fondamentale pianificare la vita dell’attività almeno su base trimestrale, stabilendo da subito quali saranno le spese da affrontare, quali non potranno esser pagate utilizzando denaro contante e come accantonare sul conto corrente le somme necessarie a poter lavorare come prima, per evitare contrattempi e problemi che in questa particolare fase economica potrebbero fare la differenza fra un’azienda florida e una che rischia il fallimento.
Questa norma non risolverà il problema dell’evasione fiscale, non vi è alcun dubbio, e appunto in considerazione del fatto che non contribuirà a fare un passo avanti importante i controlli saranno destinati ad aumentare e, verosimilmente, non ci sarà tolleranza nei confronti dei trasgressori.
Perciò non va vissuta come l’ennesima vessazione dal parte della “casta” ma, a mio modo di vedere, come una possibilità di approcciare alla nostra attività come manager più che come esercenti; in un momento in cui è fondamentale fare un salto di qualità a livello gestionale l’Esecutivo potrebbe aver fatto alla categoria, in maniera involontaria, un inatteso regalo.
Se avete domande, vi invito
a contattarmi alla mail:
giuseppe.caruena@yahoo.it
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
19/12/2025
Ci sono gruppi che si raccontano attraverso le novità, e gruppi che si riconoscono nella continuità. A Firenze il Gruppo Valenza appartiene a questa seconda categoria. Non perché non cambi, ma...
19/12/2025
È l’Agavesito Cocktail Experience 2026 l’ultima trovata di Cristian Bugiada, Roberto Artusio e Claudio Sblano, ambasciatori del mezcal nel mondo con l’obiettivo di promuovere la cultura...
A cura di Giulia Di Camillo
19/12/2025
Superano la soglia simbolica del miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate (per la precisione, si tratta di 1,03 miliardi) gli spumanti tricolori nel 2025. Nonostante le difficoltà dell'anno...
19/12/2025
Anche per quest’anno il Natale si conferma un momento di convivialità che molti italiani sceglieranno di trascorrere al ristorante. Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy