ricerche
14 Maggio 2024
Gli italiani sono ancora fedeli al vino, ma non è più come prima. Secondo le elaborazioni Uiv (Unione Italiana Vini) su base Istat relative agli ultimi 12 anni, infatti, su 29,4 milioni di "bevitori" totali nel 2023 calano i consumatori quotidiani (-400mila rispetto all'anno prima), ma aumentano la domanda femminile, la saltuarietà e la consapevolezza.
Rappresentati al 58% da maschi e al 42% da femmine, i nuovi eno-consumatori e consumatrici hanno un rapporto con il vino più responsabile e consapevole, ma allo stesso tempo meno esclusivo, fatto di frequenti "tradimenti" di abitudini con altri partner alcolici. Una tendenza che con il passare degli anni caratterizza non più solo i giovani e i giovanissimi ma che si riflette anche sulle generazioni più adulte, anch’esse sempre meno legate a un impiego quotidiano e a quello, quasi passivo, del companatico. Come prova, tra l'altro, la crescita dei consumatori dell’aperitivo (+31% dal 2011), oggi diventata ormai una consuetudine per quasi 22 milioni di persone.
“Cambiano le abitudini ma probabilmente l’attuale approccio è ancora più stimolante rispetto alle motivazioni di un tempo. Oggi la domanda è maggiormente legata al piacere e alla condivisione che non all’abitudine, e questo penso sia una prova di maturità importante che conferma come il vino sia sinonimo di moderazione”, ha detto in merito Lamberto Frescobaldi, presidente di Uiv.
Tra i dati della ricerca che vale la pena sottolineare, oltre alla crescita della domanda femminile (+10%, con i maschi a -3%) e la minor fruizione quotidiana (-22%) c'è la contestuale crescita del 29% dei “non quotidiani”, oggi arrivati a 17,7 milioni di persone e a rappresentare il 60% del totale, contro il 48% di dodici anni prima. Quello della saltuarietà però è un fenomeno che coinvolge anche la birra: oggi due terzi dei consumatori di bionde lo fanno in modo sporadico.
Se tra i consumatori quotidiani i giovani della Gen X (fino a 24 anni) pesano solo il 4,4% (circa la metà della loro incidenza sulla popolazione italiana), anche tra tra le generazioni successive la percentuali degli “assidui” si sta riducendo sempre di più. I trend relativi ai “quotidiani” variano infatti dal -20% al -50% per tutte le successive coorti a eccezione degli over 65, una roccaforte che da sola vale il 40% dei consumatori abituali.
Per quanto concerne invece i consumi, a primeggiare è l’Emilia-Romagna, regione con la maggior quota di consumatori in base alla popolazione (61,3%), seguita dalla Valle d’Aosta (60,5%), dalla Toscana (60,4%) e dal Veneto (59,8%). A registrare la maggior crescita di consumatori (+11%) è la provincia di Trento, la Basilicata invece quella con la maggior contrazione (-9%). Tra le macroregioni infine, in prima fila c'è il Nord-Est con un’incidenza al 59,4%, seguito da Centro (57,4%), Nord-Ovest (56,7%), Mezzogiorno (51,1%), e Isole (46,8%).
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
05/12/2025
Fiori italiani, tecnica e una visione firmata Dom Carella. Ecco com’è davvero
A cura di Rossella De Stefano
05/12/2025
Si chiama Alba la nuova linea di refrigerazione pensata per i segmenti Food&Beverage e Horeca. Presentate in anteprima durante l'ultima edizione di Hostmilano - il lancio commerciale è...
05/12/2025
C'è anche Roberto Pierucci, ceo di RCR Cristalleria Italiana, tra i premiati dei CE Italian Awards 2025, co-organizzati da Business International – la Knowledge Unit di Fiera Milano SpA – e...
05/12/2025
È tutto pronto per l’ottava edizione del Trieste Coffee Experts, di cui Mixer sarà Media partner. La community del caffè sta per riunirsi presso il Savoia Excelsior Palace di Trieste per due...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy