pubblici esercizi
31 Agosto 2022Secondo una stima dell’Ufficio Studi di Confcommercio, da qui ai primi sei mesi del 2023, sono a rischio circa 120mila imprese del terziario di mercato e 370mila posti di lavoro. Tra i settori più esposti ai rincari energetici, il commercio al dettaglio, in particolare la distribuzione tradizionale e moderna del settore alimentare, la ristorazione, la filiera turistica, i trasporti che, a seconda dei casi, registrano rincari delle bollette fino a tre volte nell’ultimo anno e fino a cinque volte rispetto al 2019, prima della pandemia.
Complessivamente, la spesa in energia per i comparti del terziario nel 2022 ammonterà a 33 mld €, il triplo rispetto al 2021 (11 mld) e più del doppio rispetto al 2019 (14,9 mld).
La Distribuzione Moderna, pur non rientrando nella classificazione dei settori “energivori”, ha consumi per oltre 12,2 TWh, con aumenti del costo delle bollette che, per le aziende della distribuzione, oscillano tra il +200% e il +300%. Oggi l’incidenza del costo dell’energia sul conto economico delle imprese del settore sta subendo un incremento significativo, passando dall’1-1,5% del 2021 al 3-4% , con punte fino al 6%. Con utili medi che il settore registra tra 0,5/1,5% è evidente che molte imprese sono fortemente a rischio di tenuta dei conti economici.
Per contrastare questi effetti ed evitare il rischio chiusura delle imprese, Confcommercio, ANCC-Coop, ANCD-Conad e Federdistribuzione hanno condiviso una serie di proposte al Governo e al Parlamento da attuare con urgenza:
Va, inoltre, perseguita una maggiore inclusività della misura del credito di imposta rendendola accessibile anche ai soggetti esercenti attività di impresa, arti o professioni con potenza installata inferiore a 16,5 KW. Infine, in un contesto in cui si aggravano i rischi di crisi d’impresa, andrebbero riproposti gli interventi “emergenziali” in materia di sospensione temporanea dell’ammortamento annuo del costo delle immobilizzazioni materiali ed immateriali e delle disposizioni in materia di riduzione del capitale per perdite e di riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale.
Per contrastare più efficacemente i rincari delle bollette sono stati individuati alcuni principi generali per contenere i consumi e favorire il risparmio energetico dei punti vendita che ciascuna organizzazione si impegna a promuovere tra i propri associati. Questi principi sono sintetizzati in un decalogo di azioni e comportamenti virtuosi:
"Intere filiere, dall'alimentare ai trasporti, che stavano provando a ripartire dopo le difficoltà causate dalla pandemia si trovano a fronteggiare un aumento dei costi energetici che abbatte qualsiasi possibilità di ripresa della marginalità. Il secondo rischio è quello di un calo dei consumi che si trascina con sè l'impossibilità di gestione del debito pubblico. Per questo chiediamo interventi di natura emergenziale oltre a misure strutturali". Così si è espresso il vicepresidente vicario di Confcommercio, Lino Enrico Stoppani durante la conferenza stampa a cui hanno preso parte anche Marco Pedroni (Presidente di ANCC-COOP e Coop Italia), Francesco Pugliese (AD di Conad), Alberto Frausin (Presidente di Federdistribuzione), Donatella Prampolini (Presidente di Fida-Confcommercio).
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
08/10/2024
Burger King Restaurants Italia rinnova la partnership con X Factor e per il secondo anno consecutivo la catena di ristorazione è al fianco dello show televisivo nel ruolo di official...
08/10/2024
Oltre 100 referenze in degustazione, un corner no-alcol e tre masterclass di Università della Birra e Ritual Lab Brewery: è ciò che si troverà alla seconda edizione di ConTeSto Birra, evento...
08/10/2024
È il cafè bistrot Serra di Quartiere, a Milano, il punto di incontro sensoriale tra Spagna e Italia che fino al 18 ottobre farà da scenario al nuovo format Fuera de Carta, progetto che fonde al...
07/10/2024
Gli olandesi credono nell’Italia. Almeno gli olandesi che lavorano in Heineken. Nel 1974 il loro ingresso sul mercato, con l’acquisizione di Birra Dreher e lo stabilimento produttivo di Massafra,...
A cura di Maurizio Maestrelli
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy