bevande
28 Febbraio 2020
Tra gli altri, tre nomi su tutti: The Doping Club, Drinc e Casa Mia dell’esperto di whisky Luigi Ferrario. Che osserva: “Poiché l’informazione allarmistica dei giorni scorsi ha diffuso il panico tra stranieri e milanesi, adesso che abbiamo riaperto i locali occorre sviluppare in gruppo idee ed energie per rasserenare la gente sulla sicurezza dei nostri bar. A tal fine, è utile postare foto, esperienze, video, vignette, insomma qualsiasi messaggio finalizzato a fare chiarezza sulla tranquillità dei pubblici esercizi italiani con l’hashtag #keepmilanoalive”, chiarisce.
#keepmilanoalive riunisce gestori di locali, esperti di comunicazione e bloggers. “È essenziale comunicare alla gente che non c’è alcun rischio nell’uscire a farsi un drink dopo cena al bar. Sono ambienti puliti e disinfettati. Ricordiamo ai nostri ospiti che in Italia vigono severe regole per quanto riguarda l’igiene e che adesso sono state ulteriormente rafforzate”, conclude Ferrario.
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