20 Febbraio 2020

È stato un voto unanime quello che ha confermato Giorgio Caballini di Sassofferato, AD di Dersut Caffè, ancora una volta presidente del Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale.
Si tratta del terzo mandato consecutivo dal 2014, anno in cui il Consorzio è nato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il rito del caffè espresso italiano soprattutto attraverso il riconoscimento di Patrimonio Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco. Questo quanto deciso durante l’ultima assemblea elettiva che ha visto la riconferma anche del Vice Presidente del consorzio, Sergio Goppion di Goppion Caffè Spa.
Qualche novità all’interno del consiglio direttivo dove, oltre alle conferme di Ilaria Danesi, Danesi Caffè Spa, Maurizio Maccagnagni, La Spaziale Spa, Giovanni Mazzer, Mazzer Luigi Spa, Antonella Zambelli, Caffè Zambelli Srl, si registrano gli ingressi di Alessandro Bianchin, presidente Gruppo Italiano Torrefattori Caffè, e Luigi Morello, Gruppo Cimbali Spa. Quasi del tutto invariato anche il comitato scientifico con le riconferme di Luigi Morello e Luigi Odello, rispettivamente presidente e coordinatore, insieme a Luigi Bonizzi dell’Università di Milano, a Ilaria Danesi della Danesi Caffè Spa, a Riccardo Romagnoli, già direttore dell’Accademia Santa Giulia di Brescia, a Diego Begalli dell’Università di Verona e a Elio Franzini dell’Università di Milano.
“Sono onorato di essere ancora alla guida del Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale e di ricevere la fiducia di tutto il consiglio direttivo - sottolinea Giorgio Caballini di Sassoferrato -. Questo terzo mandato inizia con la consapevolezza di dover impiegare tutte le nostre energie per il raggiungimento del nostro principale obiettivo, ottenere il riconoscimento di Patrimonio Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco per il rito del Caffè Espresso Italiano Tradizionale in tutte le sue accezioni locali, un rito sociale e culturale dal valore inestimabile per tutta la nostra comunità. E proprio per questo, il nostro Consorzio ritiene opportuna una collaborazione anche con altre iniziative simili al fine di trovare una condivisione d’intenti perché crediamo che unendo le forze possiamo consegnare agli italiani quello che è un riconoscimento che li rappresenta tutti”.
Il Consorzio, dunque, continua il suo lavoro per tutelare il rito del Caffè Espresso Italiano valorizzandone i tanti aspetti culturali e il ruolo fondamentale di elemento democratico capace di abbattere qualunque tipo di barriera sociale ed economica e generare uguaglianza.
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