pubblici esercizi
11 Settembre 2017
«Era facile, purtroppo, essere profeti sull’inutilità dei nuovi voucher». È sconsolato Erminio Alajmo, presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova, nel commentare i recenti numeri snocciolati dall’INPS in tema di contratti di “lavoro occasionale” che, nella nuova versione, più limitata e complicata, sono crollati rispetto ai livelli di utilizzo precedenti.
«I limiti e la burocrazia – commenta Alajmo – collegati al nuovo strumento sono talmente stringenti e complicati da renderlo, di fatto, inutilizzabile per la grande maggioranza delle imprese». Il riferimento è al divieto di utilizzo per le imprese che hanno più di cinque dipendenti e per un monte-ore annuo superiore a 280 ore, nonché per un importo annuo per dipendente non superiore a 2.500 euro.
«Una recente circolare dell’Ispettorato del Lavoro – aggiunge il presidente APPE – stabilisce inoltre che il ricorso a tali lavoratori deve essere “saltuario” e “occasionale”, senza peraltro chiarire cosa si intenda con queste definizioni e, pertanto, dando spazio a diverse interpretazioni».
Altro aspetto fondamentale, secondo l’Associazione dei pubblici esercizi, riguarda la troppa burocrazia collegata all’utilizzo dei “buoni lavoro”, che praticamente ne annulla l’immediatezza e semplicità di utilizzo. «Prima di poter “chiamare” il lavoratore – conferma Alajmo – il datore di lavoro deve registrarsi presso la piattaforma on-line, deve chiedere al lavoratore stesso di registrarsi, deve attivare un credito monetario con pagamento preventivo, deve fare la comunicazione di avvio di prestazione lavorativa, indicando luogo, data e orario di svolgimento, nonché comunicare l’effettivo svolgimento al termine della stessa … sperando sempre di non fare errori nelle complicate procedure telematiche. La preannunciata “app”, che avrebbe dovuto semplificare la vita ai datori di lavoro, infatti, non si è ancora vista».
Un altro fattore che frena le imprese dall’utilizzo dei voucher sono le sanzioni collegate all’utilizzo improprio dello strumento, come conferma il presidente degli esercenti: «nel caso in cui l’imprenditore sbagli ad attivare il voucher, vengono applicate pesantissime sanzioni ed il contratto di lavoro si trasforma automaticamente a tempo pieno ed indeterminato. Insomma, un bell’incentivo a non utilizzare i voucher!».
Alajmo ha già avuto modo di fare presente di persona, nel corso di un incontro a Roma, le tante criticità a Maurizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro del Senato. «Adesso – conclude il Presidente APPE – a due mesi abbondanti dall’entrata in vigore dei “nuovi voucher” gli scriveremo tutte le nostre esperienze e criticità maturate, con l’auspicio che possano servire ad un ripensamento della legge».
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